FERRARA LA PRIMA “CITTÀ DELLA PREVENZIONE”

Salute-9-segnali-che-possono-indicare-un-tumore-696x454L’85% delle malattie cardiovascolari e il 40% di quelle oncologiche possono essere evitati adottando uno stile di vita sano (no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta). Ma gli investimenti in prevenzione sono ancora scarsi: in Europa questa voce rappresenta solo il 3% della spesa sanitaria e in Italia la percentuale è ancora più bassa. Per la prima volta al mondo un’intera città, Ferrara, viene cablata per raggiungere tutta la popolazione con un progetto educativo di sensibilizzazione a 360 gradi che prevede il calcolo del rischio cardiovascolare e oncologico, corsi e lezioni sui corretti stili di vita e ambientali con strumenti ad hoc e un motorhome che si sposterà nelle piazze. Contestualmente, verrà svolto un attento monitoraggio dell’ambiente, della purezza dell’aria e dell’acqua, una promozione per l’utilizzo di energie alternative. Per questo è necessario un team work tra il Comune, le Istituzioni cittadine, le Fondazioni, le varie Facoltà dell’Ateneo, le ASL e gruppi privati quali S2A (salute, sostenibilità, alimentazione, ambiente). Il progetto nazionale “Città della prevenzione”, che partirà a settembre da Ferrara e coinvolgerà numerosi comuni italiani, è stato presentato al Congresso europeo di Cardiologia (ESC, European Society of Cardiology), con la partecipazione di 35mila esperti. “Ferrara presenta un territorio ideale per passare dalle parole ai fatti e per dare il via a questa iniziativa ambiziosa, unica a livello internazionale. Si rivolge ai cittadini di tutte le età e di ogni strato sociale – afferma il prof. Roberto Ferrari, direttore della Cardiologia all’Università di Ferrara e past president ESC –. La città emiliana presenta infatti le giuste dimensioni, con circa 133mila abitanti, 29 scuole elementari, 11 medie e 11 superiori.