Malattie e tumori rari, 2 milioni di italiani colpiti

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Brescia, 1 febbraio  2018 – Secondo gli ultimi dati sono più di 6.000 patologie rare e interessano fino a due milioni di italiani d’ogni fascia d’età, ma soprattutto in età infantile. Tra questi ci sono anche i tumori rari che colpiscono 90mila persone solo nel nostro Paese e rappresentano il 25% del totale delle neoplasie. La lotta contro malattie, così poco frequenti, passa soprattutto dalla ricerca medico-scientifica indipendente che deve trovare terapie per poche centinaia o addirittura decine di pazienti. Sono stati questi i principali temi al centro del III° Convegno sulle Malattie Rare organizzato dalla Fondazione Camillo Golgi che si è svolto ieri nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia. Durante il convegno sono stati consegnati due finanziamenti per progetti scientifici (da 15.000 euro ciascuno) ai ricercatori che hanno vinto il bando per il 2018. I vincitori sono la prof Barbara Borroni, della Clinica Neurologica dell’Università di Brescia, e la dott.ssa Antonietta Silini, del Centro di Ricerca E.Menni della Fondazione Poliambulanza di Brescia. “Trovare trattamenti mirati ed efficaci è la vera sfida che dobbiamo affrontare se vogliamo prevenire o curare le patologie rare – afferma prof. Enrico Agabiti Rosei Presidente della Fondazione Camillo Golgi e del convegno -. Da alcuni anni abbiamo deciso di indirizzare buona parte delle nostre attività verso il sostegno alla ricerca indipendente in questo particolare e delicato ambito della medicina. Abbiamo ricevuto, da tutto il territorio nazionale, ben 27 richieste di finanziamento per progetti riguardanti esclusivamente malattie e neoplasie rare. Si tratta di un ottimo successo che mostra come sia grande l’interesse della comunità scientifica verso questi temi”.

SIRMIONE DIVENTA LA “CAPITALE” EUROPEA DELLA LOTTA ALL’ IPERTENSIONE

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Sirmione, 2 settembre 2016 – Prende il via domani, sulle sponde del Benaco, la Summer of School dell’European Society of Hypertension (ESH). Fino a domenica 9 settembre all’Hotel Acquaviva di Sirmione 70 medici e ricercatori provenienti da tutto il mondo si riuniscono per un corso di aggiornamento sull’ipertensione, un disturbo sempre più diffuso nella Vecchia Europa. L’evento scientifico è realizzato in collaborazione con l’Università di Brescia e gli Spedali Civili ed è presieduto dal prof. Enrico Agabiti Rosei (presidente ESH e Direttore del Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali dell’Università di Brescia) insieme alla prof.ssa Renata Cífková (della Charles University di Praga). “Un adulto europeo su tre soffre di ipertensione – sottolinea il prof. Enrico Agabiti Rosei -. Stiamo parlando di una condizione che interessa l’apparato cardio-vascolare che può portare a gravi conseguenze soprattutto a carico di arterie, cuore, rene e cervello. Si calcola che nel mondo provochi ogni anno oltre 8 milioni di decessi. Il corso vuole contribuire a formare degli specialisti che siano in grado di saper gestire le novità che emergono per la cura e la gestione dei pazienti. Il nostro Paese e l’Università di Brescia e gli Spedali Civili sono da anni in prima linea, e all’avanguardia in Europa, per la ricerca contro l’ipertensione e la formazione di nuovi specialisti”.