LA FIMP: “SUI VACCINI TROPPE DIFFICOLTÀ ORGANIZZATIVE”

Riva del Garda (TN), 12 ottobre 2018 – Il Presidente Paolo Biasci: “Per garantire a tutti i bambini gli stessi diritti va uniformata l’organizzazione sanitaria e rilanciati gli investimenti nella medicina del territorio. Così potremo rispondere alle sfide del futuro come i disturbi del neurosviluppo e l’inquinamento ambientale”

“Per assicurare a bambini e adolescenti italiani una migliore assistenza bisogna uniformare l’organizzazione sanitaria del nostro Paese ed è necessario ridimensionare fortemente le varie autonomie regionali. Solo così sarà possibile garantire a tutti i giovani gli stessi diritti”. E’ questo il monito lanciato dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) al Governo in occasione della seconda giornata del suo XII Congresso Nazionale Scientifico. L’evento, dal titolo, Tutti i Bambini ….un unico Stivale, si tiene a Riva del Garda (Trento) dall’11 al 13 ottobre e vede la partecipazione di oltre 1.000 specialisti da tutta la Penisola. “Nel nostro Paese, esistono ancora differenze territoriali molto forti per quanto riguarda le opportunità di diagnosi, presa in carico e cura di bimbi e adolescenti – afferma il dott. Paolo Biasci, Presidente Nazionale della FIMP -. Per ottenere un’erogazione di prestazioni sanitarie che sia più omogenea bisogna puntare sul sistema sanitario nazionale equo e solidale così come proposto dal Governo nel suo Contratto. I livelli essenziali d’assistenza (LEA) devono essere applicati e applicabili, dalle Alpi alla Sicilia, anche attraverso un adeguato finanziamento. Se questo non avverrà, i LEA saranno solo di competenza delle Regioni e quindi le differenze tra quelle virtuose e quelle commissariate aumenteranno. E allo stesso modo cresceranno le disparità tra i territori”. Sempre secondo la FIMP la riorganizzazione della sanità italiana deve porre al centro la medicina del territorio, le cure primarie e quindi anche la pediatria di famiglia. “Durante l’età pediatrica i percorsi di assistenza iniziano e terminano favorevolmente nell’ambito dello studio del pediatra di famiglia nel 95%, dei casi senza dover ricorrere a livelli specialistici di secondo o terzo livello – sottolinea Biasci -. Rappresentiamo una figura professionale peculiare che contraddistingue il nostro sistema sanitario nazionale da quello degli altri Paesi Europei. Siamo una risorsa importante e la nostra categoria deve essere maggiormente valorizzata per poter così rispondere meglio alle sfide del futuro”.
I principali temi scientifici al centro del congresso nazionale FIMP di Riva del Garda sono: le vaccinazioni, i disturbi del neurosviluppo e l’influenza dei fattori ambientali sulla salute di neonati e bimbi, che rappresentano alcune tra le principali sfide che un pediatra di famiglia italiano deve affrontare nella pratica clinica quotidiana. “Per quanto riguarda le vaccinazioni – afferma il dott. Giorgio Conforti, Referente Area Vaccini della FIMP – le difficoltà non sono solo rappresentate dalla ingiustificata diffidenza di un parte (seppur largamente minoritaria) della popolazione verso questi presidi sanitari. Esistono anche problemi organizzativi che ostacolano l’accesso delle famiglie e rendono più difficoltoso raggiungere i livelli di copertura consigliati dalle autorità sanitarie nazionali. Nello Stivale, persistono forti differenze non solo a livello regionale ma a volte addirittura in ogni singola Azienda Sanitaria Locale. La proposta vaccinale deve invece essere uniforme e unitaria così come chiediamo da diversi anni attraverso il Board del Calendario Vaccinale per la Vita, di cui facciamo parte insieme ad altre Società Scientifiche”. “Lo stesso vale per il riconoscimento precoce dei disturbi del neuro sviluppo – sottolinea il dott. Mattia Doria, Segretario Nazionale Attività Scientifiche ed Etiche FIMP-. Esistono diversi progetti locali che però non trovano un corretto coordinamento generale. Per questo la FIMP ha recentemente avviato una collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Siamo al lavoro per definire un protocollo scientifico comune e una serie d’interventi strutturali all’interno dei bilanci di salute. I problemi legati al neuro sviluppo sono una realtà delicata e sempre più importante del nostro lavoro. Solo l’autismo colpisce oltre 500mila italiani. Per la prima volta in Italia si sta portando avanti un piano condotto a livello nazionale e non più singole, e spesso inefficaci, sperimentazioni locali”. Un altro tema di grande attualità, sia scientifica che politico-sociale, è quello dell’ambiente verso il quale i pediatri di famiglia devono prestare sempre più attenzione. “Come evidenziato dalla ricerca medico-scientifica la prevenzione delle malattie deve cominciare nei primi 1.000 giorni di vita che iniziano durante la gestazione – ricorda la dottoressa Graziella Sapia, Referente per l’Ambiente FIMP -. Ai fattori ambientali come l’inquinamento sono riconducibili un terzo delle patologie infantili. La salvaguardia della salute dei bambini italiani, e quindi dell’intera società, deve passare anche da azioni di controllo e protezione della qualità dell’ambiente in cui viviamo. I pediatri di famiglia hanno un ruolo fondamentale in questo ambito in quanto in contatto con le famiglie e quindi in grado di fare una corretta comunicazione ed educazione su questo tema cosi importante”. “A queste bisogna però sempre affiancare la promozione dei corretti stili di vita – conclude il Presidente Biasci -. Nel nostro Paese l’11% degli under 17 fuma regolarmente, un bimbo su tre è in sovrappeso o addirittura obeso e la sedentarietà interessa il 22% degli under 10. Possiamo svolgere un ruolo di rilievo e un’azione incisiva perché le caratteristiche dell’assistenza prestata dal pediatra di famiglia e il rapporto di fiducia con bambini e genitori ci pone in una posizione privilegiata per svolgere questo ruolo”.IMG_20181012_102352_resized_20181012_110523268-720x540

Ogni anno in italia oltre 6.000 casi di tumore provocati dall’hpv

Oncologi e Flavia Pennetta insieme: ‘il vaccino ti salva la vita’

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Roma, 5 febbraio 2018 – “Ogni venti secondi, nel mondo, un bambino muore per malattie per cui esiste un vaccino. E in Italia ogni anno, oltre 6mila uomini e donne vengono colpiti da un tumore provocato dal Papillomavirus. Se ami tuo figlio, lo vaccini”. E’ questo il messaggio che la grande tennista Flavia Pennetta lancia nello spot dell’AIOM, la Società Scientifica degli oncologi medici italiani, e che fa parte di una nuova campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione per prevenire gravi malattie tra cui i tumori da Papillomavirus umano (HPV).  “Dobbiamo promuovere una maggiore cultura: più dell’8% di tutte le forme di cancro è riconducibile a virus e altri patogeni tra cui l’HPV – afferma il dott. Giordano Beretta, Presidente Eletto AIOM -. Si calcola che tre donne sessualmente attive su quattro contraggano il virus nel corso della vita. In Italia, la vaccinazione anti-Papillomavirus è gratuita per le 11enni fin dal 2007. Non solo le donne contraggono l’infezione: numerose patologie e tumori si registrano anche nell’uomo. Per questo, dal 2017 la vaccinazione anti HPV è offerta indistintamente a ragazze e ragazzi. Tuttavia, i dati rivelano livelli di adesione alla vaccinazione ancora lontani dall’obiettivo del 95% prefissato dal Ministero della Salute. Appena il 56% delle giovani nate nel 2003, il 72% delle nate nel 2000 e il 70% delle nate nel 1997 si sono regolarmente vaccinate. Stiamo dunque assistendo ad una preoccupante sottovalutazione di un’arma di prevenzione che invece potrebbe risparmiare ogni anno la sofferenza legata alla diagnosi di migliaia di tumori e altre patologie. In Italia il cancro alla cervice uterina, per esempio, viene diagnosticato ogni anno a circa 2.300 donne; oltre un migliaio sono i casi di tumore del distretto testa-collo, 300 le neoplasie alla vulva, 250 quelle del pene, oltre 260 quelle dell’ano, e più di 150 quelle della vagina. Con questa iniziativa vogliamo far capire agli italiani quanto sia importante avere a disposizione un’arma come il vaccino anti-Papillomavirus. Anche la vaccinazione contro l’epatite B riveste un ruolo importante nel prevenire l’insorgenza dell’epatocarcinoma, circa 13.000 casi nel 2017, con oltre 9.000 decessi. Vaccinarsi, contro le patologie per cui sia disponibile un vaccino, dovrebbe essere considerato uno stile di vita sano e anticancro esattamente come non fumare, limitare il consumo di alcol, mangiare tutti i giorni frutta o verdura o praticare regolarmente attività fisica. AIOM si sente quindi in dovere di promuovere la cultura delle vaccinazioni come tutela della salute pubblica e del benessere individuale”.

La campagna dell’AIOM gode del sostegno della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), della Societa’ Italiana Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SITI) e della Fondazione AIOM.

VACCINI, ECCO IL PRIMO INSTANT BOOK DEI MEDICI DI FAMIGLIA

SIMG

Roma, 30 marzo 2017 – “Basta diffidenze, dubbi, ostilità e dietrologie sui vaccini. E’ questa l’opinione della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) che ha perciò deciso di realizzare, in collaborazione con Cittadinanzattiva, l’instant book Domande e Risposte Sui Vaccini. La pubblicazione gode del patrocinio della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) e di Federfarma ed è presentata oggi all’Istituto Superiore di Sanità (ISS). A partire dai prossimi giorni sarà consultabile on line e verrà distribuita in tutti gli ambulatori dei medici di famiglia della Penisola. “Anche noi siamo in prima linea per favorire le immunizzazioni – afferma il dott. Claudio Cricelli, Presidente Nazionale della SIMG -. Svolgiamo il ruolo di sentinelle della salute dei cittadini in quanto siamo operativi su tutto il territorio nazionale. Nel nostro Paese il numero di persone vaccinate sta nettamente calando. Le percentuali, in età pediatrica, per molte gravi malattie infettive sono scese sotto la soglia limite di sicurezza del 95%. Per la poliomielite, difterite e tetano è immunizzato solo il 93% dei bambini. Per quanto riguarda parotite, rosolia e morbillo siamo a meno dell’85%. Si tratta di dati francamente preoccupanti che sono frutto di un’inspiegabile sfiducia che spesso nasce, cresce e si diffonde sul web o sui social network. Vogliamo invertire questa tendenza fornendo a tutti uno strumento semplice, efficace ma dai contenuti scientifici certificati”. “Abbiamo deciso di dare il nostro contribuito a questa pubblicazione perché siamo convinti che i vaccini siano uno strumento importante per tutelare il diritto alla salute degli individui e l’interesse della collettività – sostiene Tonino Aceti, Coordinatore Nazionale Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva -. In questo modo vogliamo contribuire ad una politica di sanità pubblica, che vuole agire sulla diffidenza verso i vaccini, e per la quale l’informazione corretta è il primo passo per contrastare le diffidenze. Per invertire l’approccio culturale e favorire un ruolo più attivo e consapevole nella scelta dei cittadini per la tutela della propria salute, è necessario l’impegno e la collaborazione di tutti quelli che hanno a cuore il servizio sanitario nazionale a partire dall’intera comunità medico-scientifica e delle istituzioni”. “I vaccini hanno cambiato il corso della medicina, affermandosi nel tempo come strumento fondamentale per la riduzione della mortalità e della morbosità – afferma il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in una nota inviata -. La nostra storia ci insegna che poche altre misure come le vaccinazioni hanno avuto un impatto così dirompente sulla salute pubblica. L’offerta vaccinale gratuita rappresenta un’opportunità di salute per tutti i cittadini perciò le differenze tra le regioni devono essere superate. Il nuovo piano vaccinale ha proprio l’obiettivo di eliminare queste differenze, con un’offerta vaccinale aggiornata e uniforme”.

Scarica il book: https://goo.gl/7Hf6K0

SIMG: “LA SICUREZZA E EFFICACIA DEI VACCINI SONO INCONFUTABILI”

vaccino1Firenze, 22 luglio 2016 – “I medici devono sempre applicare la verità scientifica. Quindi è corretto il richiamo all’obbligo deontologico per tutti coloro che fanno parte della comunità medica del nostro Paese all’utilizzo di strumenti terapeutici indispensabili come i vaccini. La dimostrazione della loro efficacia fa parte delle evidenze scientifiche. E sono false, pretestuose e ingannevoli tutte le affermazioni utilizzate per contestarne la sicurezza”. Il dott. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), sottolinea la correttezza della presa di posizione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMcEO) nel Documento sui vaccini. “Il medico – spiega il dott. Cricelli – è tenuto come professionista a osservare le evidenze scientifiche e il rispetto della scienza costituisce un obbligo deontologico. Per cui, come evidenziato dalla FNOMcEO, chi non segue questi principi commette una grave violazione, soprattutto nel caso delle vaccinazioni, la cui sicurezza ed efficacia sono inconfutabili”. Non solo. “Il medico convenzionato o dipendente sottoscrive un contratto che lo lega al Servizio Sanitario Nazionale, a cui deve attenersi – continua il dott. Cricelli -. Tra i suoi doveri rientra anche la somministrazione vaccinale. Per cui da un lato vi sono le verità scientifiche, dall’altro gli obblighi determinati dall’appartenenza al Servizio Sanitario Nazionale”. Infine un richiamo all’impegno dei camici bianchi. “Il medico deve conquistare la propria autorevolezza con il lavoro costante, cercando il dialogo con il paziente – conclude il dott. Cricelli -. Questo vale sia per le terapie controverse che vanno combattute dimostrandone la non scientificità come nei casi ‘Di Bella’ e ‘Stamina’, che per gli strumenti terapeutici indispensabili e sicuri come i vaccini di cui talvolta il cittadino fatica a comprendere l’utilità. Le vaccinazioni sono interventi di sanità pubblica che presuppongono la disponibilità del paziente, del medico e un’efficiente organizzazione sanitaria”.