TUMORI: MANIPOLARE IL SISTEMA IMMUNITARIO PER COMBATTERE LA MALATTIA

 

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Verona,  10 ottobre 2019 –  Le cellule T del paziente (linfociti T che agiscono contro la malattia) possono essere prelevate dal sangue periferico o dal tumore, cresciute in grandi quantità in laboratorio e restituite al paziente dopo averle “rinvigorite” (TIL Therapy, Tumor Infiltrating Lymphocyte), o “ingegnerizzate” in modo da riconoscere il bersaglio da eliminare (CAR-T Therapy, Chimeric Antigen Receptor T-cell). Due strategie che rientrano nella terapia cellulare, in particolare nella cosiddetta “immunoterapia adottiva”, la frontiera più avanzata nella lotta contro il cancro, oggi applicata nei tumori del sangue e che, nei prossimi anni, sarà estesa a neoplasie solide come il melanoma, il tumore della mammella, dell’ovaio e il glioblastoma.
Ecco l’approccio che sarà al centro del dibattito del XVII Congresso internazionale NIBIT (Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori), in programma a Verona dall’11 al 13 ottobre.
NIBIT nacque 15 anni fa su impulso di Giorgio Parmiani, uno dei padri fondatori della immunoterapia del cancro, e per volontà di un piccolo gruppo di medici e ricercatori interessati a generare una rete cooperativa che coordinasse l’attività dei diversi gruppi italiani che si occupano della bioBATTEREterapia e dell’immunoterapia del cancro. “Oggi NIBIT è una delle poche realtà italiane che coniuga, in perfetto equilibrio, clinica e ricerca – spiega Mario Paolo Colombo, Presidente NIBIT e Direttore dell’Unità di Immunologia Molecolare all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, IRCCS -. Raccoglie scienziati in tutto il territorio nazionale, promuovendo attività che spaziano dallo sviluppo di interazioni scientifiche, professionali e operative tra esperti dei vari settori coinvolti nella bioterapia del cancro, alla formazione di nuovi specialisti fino all’informazione dei cittadini.
Nel 2019, in Italia, sono stimati 371mila nuovi casi di cancro e complessivamente, ogni anno, circa 28mila cittadini sono colpiti da neoplasie del sangue. “La medicina di precisione trova nella terapia cellulare la sua espressione più completa – afferma Pier Francesco Ferrucci, Presidente eletto NIBIT e Direttore Unità di Bioterapia dei Tumori, Istituto Europeo di Oncologia di Milano, IRCCS -. Quest’ultima costituisce il campo di applicazione della personalizzazione delle cure, il braccio armato della ricerca traslazionale e può fungere da integrazione e supporto ad altre terapie, favorendo la reazione dell’organismo nei confronti del tumore, in pratica, utilizzando le stesse cellule del sistema immunitario del paziente. Pochi sono i Centri che utilizzano i TIL, ma sono in aumento gli studi clinici in corso nel mondo con terapie cellulari CAR-T (circa 190), di cui una dozzina in Europa. La maggior parte è riferita alla cura di linfomi o delle leucemie, circa 60 sono indirizzati al trattamento dei tumori solidi. In generale, queste procedure sono complesse e richiedono competenze specifiche, ma sono potenzialmente molto efficaci e applicabili a vari tipi di neoplasie”.
A Verona sarà presente anche James Patrick Allison, Premio Nobel 2018 per la Medicina proprio per i suoi studi che hanno permesso di identificare i famosi immuno checkpoints che regolano la risposta immunitaria, aprendo la strada all’immuno-oncologia nella lotta contro il cancro.
“Il vantaggio di questo tipo di immunoterapia è costituito dalla sua efficacia ‘trasversale’, in diverse patologie, indipendentemente dalle caratteristiche del paziente – sottolinea Vincenzo Russo, Consigliere NIBIT e Direttore Unità di Immuno-bioterapia del Melanoma e dei Tumori Solidi al DIBIT, Ospedale San Raffaele di Milano, IRCCS -. In prospettiva, le terapie cellulari saranno utilizzate in combinazione con la chemioterapia, con le terapie a target molecolare e con l’immunoterapia ‘tradizionale’, rappresentata dagli inibitori di checkpoint immunitario. Questi ultimi infatti, permettono di rompere il sistema che il tumore utilizza per ‘nascondersi’, sbloccando il freno del sistema immunitario. L’intervento successivo delle terapie cellulari permette di svolgere un’azione estremamente mirata su caratteristiche specifiche delle cellule tumorali”.
Al congresso veronese verrà anche presenta la neonata ENCI (European Network for Cancer Immunotherapy), di cui NIBIT è socio fondatore. “La globalizzazione della ricerca scientifica ha spinto NIBIT a cercare maggiori interazioni con gli attori internazionali ed è stata promotrice di ENCI, che ora comprende la società tedesca CIMT e la francese EATI, ma già altre realtà europee bussano alla porta per essere ammesse al network – conclude Matteo Bellone, Segretario/Tesoriere NIBIT e Direttore Unità di Immunologia Cellulare al DIBIT, Ospedale San Raffaele di Milano, IRCCS -. Grazie al coinvolgimento in ENCI, NIBIT parteciperà all’organizzazione scientifica del convegno mondiale d’immunoterapia del cancro (CICON), che si terrà a New York nel 2020, permettendoci quindi di mettere in risalto le migliori scoperte italiane. NIBIT ha anche convinto i colleghi di ENCI e le società americane organizzatrici (American Association for Cancer Research e Cancer Research Institute) a scegliere Milano come sede per il meeting mondiale del 2021. Tra due anni, NIBIT e l’Italia saranno al centro della ricerca clinica e di laboratorio nell’ambito dell’immunologia e immunoterapia dei tumori, attirando nel capoluogo lombardo quasi duemila esperti del settore”.

L’estate è in arrivo, ecco come scegliere la crema giusta

Le tre regole d’oro per scegliere i prodotti giusti

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Verona, 24 maggio 2018 – Senza profumo, in confezione grande e con etichette ben leggibili. È questo l’identikit della crema solare veramente efficace per prevenire le scottature secondo gli specialisti SIDeMaST ( Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse). E va spalmata nelle quantità giuste, non meno di 40 grammi ogni ora di esposizione al sole. “Per evitare danni alla pelle vanno seguiti i criteri che derivano dall’osservazione scientifica. Le creme non sono un talismano. Proteggono la pelle dalle ustioni provocate dai raggi ultravioletti, ma non offrono alcuna prevenzione contro i tumori” avverte il professor Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente della SIDeMaST, riunita fino a sabato nel suo 93esimo Congresso alla Fiera di Verona, presieduto dal professor Giampiero Girolomoni, ordinario di Dermatologia e Venereologia all’Università di Verona. “L’unica vera prevenzione contro i tumori è limitare l’esposizione al sole – osserva Calzavara Pinton -. Pensare che la crema offra una garanzia totale dai raggi ultravioletti è una falsa sicurezza: andrebbe utilizzata solo per proteggere la pelle quando si praticano delle attività all’aria aperta. Diversamente, è meglio restare all’ombra”. Questa falsa sicurezza, unita a un utilizzo spesso improprio e scorretto delle protezioni, negli ultimi anni ha creato una situazione paradossale: sebbene la gente utilizzi sempre di più le creme solari, i tumori della pelle sono in costante aumento”.

Dermatite atopica, record di casi in Italia

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Colpisce il 15-20% dei bambini e solo un terzo di queste forme esordisce in età adulta, mentre i due terzi sono una scomoda ‘eredità’ dell’infanzia. Nel bambino va trattata subito perché bloccarla significa, in molti casi, evitare l’esordio di allergie e asma. Ma la novità è che anche molti adulti ne soffrono: una recente indagine internazionale che ha coinvolto anche l’Italia, evidenzia nel nostro paese un’incidenza di dermatite atopica fino all’8 % degli over 18. Lo rivela uno studio pubblicato di recente dalla rivista Allergy condotto da uno staff internazionale di specialisti, tra cui il Prof. Giampiero Girolomoni, Direttore Clinica Dermatologica dell’Università di Verona e co-presidente del 93° congresso nazionale della Sidemast che si terrà a Verona dal 23 al 26 maggio alla presenza di oltre 1.000 specialisti provenienti da tutta Italia.
La ricerca è stata effettuata su un campione di 100.000 persone adulte residenti in Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Giappone.
Il risultato è sorprendente. L’Italia è il paese dove si registra la maggior incidenza di dermatite atopica negli adulti: l’8,1% degli intervistati ammette di soffrirne, a fronte di una media del 4,9% emersa dalla totalità del campione.
Ma sotto i riflettori del Congresso anche i tumori della pelle, in particolare il melanoma, in continuo aumento. In questo ambito appare sempre più evidente l’importanza della diagnosi precoce per identificarne la fase inziale di crescita e quindi limitare la possibilità di dare origine a metastasi. Durante il Congresso SIDeMaST si affronteranno tutte le novità riguardanti l’utilizzo di strumenti diagnostici all’avanguardia quali la dermatoscopia e la microscopia confocale. “Nel 2017 in Italia sono stati circa 14.000 i nuovi casi di melanoma della cute, 7.300 tra gli uomini e 6.700 tra le donne – spiega il presidente di Sidemast, prof. Piergiacomo Calzavara Pinton. – Se si considerano le fasce di età, il melanoma rappresenta il 9% dei tumori giovanili negli uomini (seconda neoplasia più frequente), il 3% e il 2% nelle fasce di età tra i 50-69 e i 70 anni – Nelle donne rappresenta il 7% dei tumori giovanili, secondo dati AIRTUM. Un altro tema importante è quello della prevenzione in ambito dermatologico delle patologie della cute dell’anziano: la diagnosi precoce di carcinomi baso e squamocellulari appare oggi di estrema attualità”. Come fondamentale appare educare i cittadini alla prevenzione dai danni del sole. “Oggi molte persone non sono informate e fanno più danni che altro. La fotoprotezione locale e orale è spesso fatta in maniera sbagliata, bisogna conoscere le giuste regole per esporsi al sole. Presto avremo le nuove linee guida proprio in questo ambito.”

Un altro argomento sotto i riflettori del Congresso Sidemast sarà quello della psoriasi, una delle più comuni malattie cutanee che riveste anche carattere sociale, poiché colpisce in media il 3% circa della popolazione mondiale e ha un profondo impatto sulla qualità della vita dei pazienti. Durante i lavori, saranno presentate le ultime evidenze provenienti dagli studi clinici e dalle esperienze di real life su tutti i farmaci attualmente in commercio e su quelli che saranno introdotti nei prossimi anni. “L’obiettivo è quello di discutere i diversi approcci terapeutici alla psoriasi, valutando i criteri di scelta personalizzata – afferma il Professor Antonio Costanzo, co-presidente del Congresso Sidemast e direttore della Clinica Dermatologica dell’Università Humanitas di Milano – Il paziente rimane infatti il centro attorno al quale ruota la ricerca e l’attenzione del clinico”.

GRANDE SUCCESSO PER LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO FEDERICA-LE PAROLE DELLA VITA

Alla giuria sono arrivate oltre 150 opere scritte da pazienti, parenti e operatori sanitari

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Verona, 26 maggio 2017 – Grande successo del Premio Letterario Federica – Le parole della Vita, la seconda edizione del concorso nazionale di medicina narrativa dedicato esclusivamente a malati di cancro, familiari dei pazienti e operatori sanitari del settore oncologico. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). Alla giuria sono arrivate oltre 150 produzioni letterarie: metà scritte da pazienti oncologici e per l’altra metà da familiari e operatori sanitari.

“In Italia oltre 3 milioni di persone lottano o hanno lottato contro il cancro – afferma la prof.ssa Stefania Gori ideatrice del concorso, Presidente Eletto AIOM e Direttore dell’Oncologia Medica dell’Ospedale Sacro Cuore – Don Calabria di Negrar-. Con questa iniziativa abbiamo voluti raggiungerli e convincerli a raccontare la propria esperienza di vita con la malattia per affrontare meglio le difficoltà. Scrivere permette di dar voce alla propria dimensione intima, alle conquiste che molti pazienti sono riusciti a raggiungere e al valore che hanno attribuito al vivere ogni giorno al meglio”. “La parola è un’arma terapeutica e abbiamo scelto di dedicare il concorso a Federica Troisi, una giovane donna che ha combattuto la sua malattia con determinazione, talvolta anche con ottimismo, continuando a scrivere, sognare, lavorare, amare e progettare – aggiunge il dott. Fabrizio Nicolis, Presidente di Fondazione AIOM e Direttore Sanitario dell’Ospedale Sacro Cuore – Don Calabria di Negrar – Una grande donna che ha insegnato a molti ‘come’ affrontare la vita e la malattia”.

Domani alle ore 17.00 in Piazza Bra presso l’Auditorium della Gran Guardia a Verona si svolgerà la cerimonia conclusiva di premiazione del concorso, nel corso della quale si esibiranno il soprano Dimitra Theodossiou, il tenore Fabio Armiliato, il coro A.Li.Ve dell’Arena di Verona diretto da Paolo Facincani, il pianista Roberto Corlianò, la violinista Kaori Ogasawara, i ballerini di tango Valentina Bertanzon e Marco Morari, il fisarmonicista Pietro Adragna, il chitarrista Francesco Buzzurro e l’armonicista Giuseppe Milici. A condurre la manifestazione sarà Chiara Giallonardo di RAI 1

Il primo classificato (per la poesia e la narrativa) di entrambe le sezioni riceverà un’ospitalità per due persone per un weekend presso una struttura turistica veronese.