REUMATOLOGIA: RITORNA LA CAMPAGNA #REUMADAYS 2019

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Roma, 19 dicembre 2018 – Dopo il grande successo dello scorso anno ritorna nella piazze italiane il progetto #Reumadays 2019. Saranno 11 le nuove città coinvolte nell’iniziativa che vuole sensibilizzare i cittadini sulle malattie reumatiche: Mantova, Ferrara, Roma, Milano, Bari, Catania, Cosenza, Genova, Torino, Trento e Napoli. In ogni tappa saranno installati info point, dove gli specialisti della Società Italiana di Reumatologia (SIR) incontreranno i cittadini. Sono previsti: speciali lezioni di salute, distribuzione di materiale informativo, consulti medici gratuiti e dimostrazioni pratiche di alcuni esami diagnostici. Il tutto sarà realizzato anche grazie all’aiuto delle associazioni dei pazienti. “Informazione e prevenzione sono due armi contro malattie serie ed invalidanti che colpiscono oltre cinque milioni di italiani – afferma il prof. Luigi Sinigaglia, Presidente Nazionale della SIR -. Le patologie reumatiche, nel nostro Paese, determinano un rischio invalidità per oltre 800mila persone, più di 600mila ricoveri ospedalieri ogni anno e costi sociali diretti e indiretti di circa 4 miliardi l’anno. Imparare a riconoscere i campanelli d’allarme risulta fondamentale perché prima riusciamo ad intervenire meglio è per la salute del paziente. Esistono alcuni segnali che contraddistinguono le diverse malattie come dolore e gonfiore alle articolazioni delle mani e dei piedi, rigidità articolare mattutina che interessa soprattutto le mani e può perdurare per qualche ora dopo il risveglio, stanchezza non altrimenti motivabile, presenza di una febbricola persistente, dolore lombare prevalentemente notturno e mattutino non correlato a sforzi. Altri sintomi d’allarme possono essere cefalea, particolare sensibilità della cute alla luce solare, impallidimento delle dita delle mani dopo esposizione al freddo, sensazione di occhio secco o bocca secca, frattura ossea che compare senza un trauma importante”. “Adesso grazie alla ricerca sappiamo che l’epigenetica e l’ambiente svolgono un ruolo importante nell’insorgenza delle malattie reumatologiche – spiega Guido Valesini, Vice Presidente SIR -. Al tempo stesso anche abitudini non sane come il fumo o il grave eccesso di peso sono dei fattori di rischio rilevanti. Dopo i 65 anni, circa un italiano su 10 è tabagista, e circa il 15% è obeso. Per questo, attraverso la nostra campagna, vogliamo riuscire a trasmettere ai cittadini l’importanza di seguire stili di vita sani”.

Tumore del colon-retto: nel 2018 stimati 51.300 nuovi casi in Italia

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Milano, 19/12/2018 –  Al Sud solo il 22% dei cittadini di età compresa fra 50 e 69 anni aderisce ai programmi di screening (ricerca del sangue occulto nelle feci) per la diagnosi precoce di questa neoplasia. Più alte le percentuali al Centro (35%) e al Nord (52%), ma il dato nazionale riferito al 2016, pari al 40%, è in calo preoccupante rispetto al biennio precedente (44%). I programmi di screening hanno dimostrato di ridurre la mortalità fino al 33%, grazie all’individuazione della malattia in stadio iniziale. Oggi infatti quasi mezzo milione di italiani (471mila) vive dopo la diagnosi di questo tumore. Nel trattamento della fase metastatica, la scoperta e l’aggiunta di nuove armi alle terapie precedentemente disponibili hanno determinato un prolungamento della sopravvivenza, fino a raggiungere una media di 30 mesi rispetto ai 12 di venti anni fa.

A questi dati e a una maggiore sensibilizzazione dei clinici in tema di carcinoma del colon-retto metastatico, si è ispirato il progetto Evolving Oncology, lanciato da Bayer lo scorso maggio. L’obiettivo è individuare, raccogliere e condividere, a beneficio della comunità scientifica, le migliori esperienze cliniche in cui modalità innovative di approccio personalizzato e l’alleanza terapeutica si siano rivelate utili.

Tre oncologi sono premiati oggi a Milano proprio per le modalità con cui hanno trattato i casi clinici presentati in questi mesi in un bando sul portale www.evolvingoncology.it. La Commissione giudicatrice è costituita da Erika Martinelli (Oncologia Medica Dipartimento di Medicina di Precisione dell’Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli di Napoli), Filippo Pietrantonio (Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università degli Studi di Milano), Carmine Pinto (Direttore Oncologia Medica dell’IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia), Mario Scartozzi (Direttore Oncologia Medica presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari) e Alberto Zaniboni (Direttore Oncologia Medica della Poliambulanza di Brescia).

 

 

Poliambulanza, sempre piu’ al servizio del territorio

“Poliambulanza si conferma sempre più come punto di riferimento per la comunità” – commenta Alessandro Triboldi, Direttore Generale di Fondazione Poliambulanza 

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Brescia, 19 dicembre 2018 – E’ stata presentata l’attività clinica svolta nel 2018 da Fondazione Poliambulanza. Il documento rappresenta la proiezione dell’attività dell’anno dell’Istituto Ospedaliero bresciano. I pazienti ricoverati nel 2018 sono oltre 31.500, per un totale di oltre 154.000 giornate di degenza. Le operazioni chirurgiche eseguite superano quota 19.300. Per l’attività ambulatoriale complessivamente sono stati registrati 409.000 accessi: 74.500 sono riferibili al servizio di radiologia e diagnostica per immagini, 72.400 al servizio di laboratorio analisi, 16.900 al servizio di endoscopia digestiva, 19.300 al servizio di anatomia patologica e circa 3 mila ai Consultori Cidaf acquisiti nel 2017. Circa 550 sono stati i casi di malattie cerebrovascolari trattati, per la maggior parte si riferiscono a ictus ricoverati in Stroke Unit. Sono 2.700 i bambini nati in Poliambulanza. Cresce di un ulteriore 2,1% il numero di accessi al Pronto Soccorso di Poliambulanza, circa 85.600, con una media di 235 accessi al giorno. Oltre al numero assoluto risultano in aumento del 12% i codici rossi trattati (la media è di 5 codici rossi al giorno). I ricavi totali dell’Istituto Ospedaliero, nel 2018, sono aumentati del 2,2% rispetto al 2017 per un totale di 178 milioni. L’89% del fatturato proviene dal servizio sanitario nazionale. Circa il 63% dei ricavi proviene dall’attività di ricovero, il 24% dall’attività ambulatoriale ed il 13% da altre voci di ricavo. A questi si aggiungono circa 4 milioni di euro di attività non finanziata di cui 2,5 milioni sull’attività di ricovero e 1,5 milioni sull’attività ambulatoriale, perché superiore al tetto di risorse contrattualizzato con Regione Lombardia. Nel 2018 sono stati investiti circa 7 milioni di euro, la parte più significativa per gli investimenti ordinari e la conclusione del progetto UFA (Unità farmaci Antiblastici) per un investimento totale nell’ultimo triennio di circa 30 milioni di euro. Per quanto riguarda invece i lavoratori: i collaboratori in servizio sono 1.910, il 95% dei quali assunti con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. La spesa per il personale ammonta a circa 97 milioni di euro e rappresenta il 55% del totale dei costi.

Poliambulanza ha inoltre portato avanti un’importante attività di formazione, attraverso la realizzazione di corsi di perfezionamento, finanziamenti per l’istituzione di posti aggiuntivi presso le Scuole di Specialità di Medicina con cui sono state stabilite delle convenzioni e master per le “Professioni sanitarie con funzioni di coordinamento”, per “Strumentisti di Sala operatoria”, per “Infermieri di Pronto Soccorso, in “Stomaterapia e incontinenze” e in “Tecniche in ecografia cardiovascolare”. Nel 2018 sono stati 27 gli specializzandi che hanno frequentato in forma continuativa Poliambulanza, provenienti dalle Scuole di Specialità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Università degli Studi di Brescia, Milano e Pavia.

 

A Brescia il nuovo Punto Prelievi di Fondazione Poliambulanza

Referti in giornata e corsie preferenziali per l’accesso

 

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Brescia, 14 dicembre 2018 –  Presso la Residenza Sanitaria Assistenziale Casa di Dio la nuova struttura, oggi inaugurata, rappresenta un importante riferimento per la salute di tutti i cittadini. Un supporto per tutti in cui alla professionalità si coniuga la centralità della struttura. Anche i meno giovani che risiedono in zona possono così recarsi in autonomia ad eseguire tutti i controlli di cui necessitano”. “Il progetto che è stato pensato nel 2015 contestualmente alla chiusura di Poliambulanza Centro (ex Ospedale sant’Orsola FBF) – chiarisce Alessandro Triboldi, Direttore Generale di Fondazione Poliambulanza – trova oggi realizzazione nella nuova sede di Casa di Dio con l’intento di ripristinare un’attività al servizio dei cittadini che gravitano sul centro storico”. Nella nuova sede, i cittadini possono sottoporsi ai prelievi per le analisi di biochimica clinica, tossicologia, ematologia ed emocoagulazione, immunoematologia, microbiologia e virologia senza doversi recare nella sede di via Bissolati ma con le stesse garanzie di qualità e sicurezza. I campioni biologici prelevati nel nuovo Punto Prelievi sono poi trasportati presso il Laboratorio di Fondazione Poliambulanza, dove vengono analizzati. I referti possono essere scaricati per via telematica dal sito di Fondazione Poliambulanza o ritirati nei siti deputati presso il Punto Prelievi RSA Casa di Dio, oppure presso Fondazione Poliambulanza Via Bissolati 57 dal “totem di distribuzione automatica” situato all’ingresso o allo sportello informazioni.

“Garantiamo per i referti tempi molto veloci – assicura la dott.ssa Franca Pagani, Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio di Fondazione Poliambulanza-. La maggioranza dei risultati è disponibile in giornata. Per alcune indagini potrebbero invece essere necessari tempi più lunghi che dipendono da quelli di processazione”. Il Laboratorio Analisi è accreditato a livello ministeriale e dalla Regione Lombardia e partecipa costantemente a programmi di Verifica Esterna della Qualità. “Le procedure che seguiamo per raccogliere e processare i campioni – continua la dott.ssa Pagani – sono standardizzate e supportate da evidenze scientifiche. Anche il trasporto dal Punto Prelievi al Laboratorio rispetta le normative previste dalla Regione e le raccomandazioni scientifiche”.

I cittadini possono recarsi al Punto Prelievi dal lunedì al sabato, dalle 7:00 alle 9:00, mentre le donne in gravidanza e i pazienti in terapia anticoagulante orale (TAO) usufruiscono di corsie preferenziali per l’accesso.