Fondazione Poliambulanza: POLIS, un centro per la ricerca, la formazione e la cura del cancro

IMG_2959-min

Brescia, 21 febbraio 2020 – Un Clinical Cancer Center riconosciuto a livello europeo per una cura personalizzata e multidisciplinare è questo l’ambizioso progetto di Poliambulanza che si svilupperà all’interno di Poliambulanza Innovation Space, POLIS. Una struttura su 5 piani per 15.000 mq complessivi, sarà realizzata in tre anni e sorgerà nell’area antistante l’ospedale. Non un semplice edificio, ma un polo di innovazione. La massima qualità della cura sarà assicurata oltre che dall’utilizzo di robot e strumentazioni iper-sofisticate, da una grande expertise multidisciplinare e internazionale che svolgerà anche attività di ricerca e didattica.  “Si configura una struttura che ruota intorno al paziente per la massima personalizzazione del trattamento diagnostico-terapeutico.Un centro in cui convergeranno tre elementi fondamentali: la cura, la ricerca e la didattica, funzionali non solo a individuare il miglior iter terapeutico per il paziente di oggi, ma anche a fare di Poliambulanza un importante centro di riferimento, dove potranno essere stilati i protocolli personalizzati per il paziente di domani” commenta Paolo Magistrelli, Direttore Scientifico di Fondazione Poliambulanza. Ampio spazio nel progetto è riservato alla didattica. L’istituto bresciano punta a diventare Training Center per l’Europa e a trasmettere, anche all’esterno, le metodiche più innovative. In particolare l’acquisizione di un centro di simulazione robotica permetterà al personale sanitario di affinare il processo di apprendimento delle tecniche di ecografia cardiaca, polmonare, addominale e ginecologica. In grande espansione anche la chirurgia robotica, con l’ingresso della piattaforma più evoluta per gli interventi di chirurgia complessa e del Robot Rosa Knee System, che affiancherà Navio per la protesica del ginocchio. “Si tratta di un progetto in cui è l’intera struttura ospedaliera ad essere coinvolta e a partecipare attivamente ed è per questo che richiede un adeguato lavoro di pianificazione” – chiarisce Paolo Magistrelli. Per ricevere la certificazione di “Clinical Cancer Center” dall’Organisation European Cancer Institute (OECI) è necessario, infatti, possedere specifici requisiti tra cui: una struttura idonea, personale dedicato, un programma di ricerca oncologico strutturato, un approccio multidisciplinare, la garanzia della presa in carico integrale del paziente, dallo screening al follow up, fino alle cure palliative. A tal fine Poliambulanza ha intrapreso un accurato lavoro di auto-valutazione per verificare l’aderenza ai requisiti internazionali richiesti. “L’alto livello di ricerca e cura raggiunto nel trattamento delle neoplasie al pancreas, fegato, vie biliari, stomaco e colon retto – conclude Magistrelli – legittimano il nostro istituto a chiedere la certificazione, in linea anche con i parametri numerici indispensabili: oltre 1.500 pazienti oncologici trattati annualmente, un team multidisciplinare con decine di superspecialisti e vari reparti dedicati e ben attrezzati per la cura del paziente oncologico”.
IMG_2957-min IMG_2965-min

FONDAZIONE POLIAMBULANZA: 40 NUOVE ASSUNZIONI PREVISTE PER L’ANNO 2020

La struttura bresciana ottiene ancora una volta il prestigioso riconoscimento internazionale “TOP EMPLOYER”

 Poliambulanza: Sede (ingresso)

Brescia, 30 gennaio 2020 – Sono 40 nuove assunzioni previste anche per l’anno 2020, il 96% del personale a tempo indeterminato, un turnover inferiore al 3%. Richiama talenti dall’esterno e fidelizza quelli che fanno parte del suo organico. Questo il motivo per cui il Top Employers Institute, la società globale che certifica le eccellenze nelle Human Resaurce, ha confermato l’ambito riconoscimento a Poliambulanza. La struttura infatti ha dimostrato un innalzamento degli standard rispetto all’anno precedente – requisito fondamentale per la conferma. Ed è l’unico ospedale certificato, insieme al Gemelli di Roma, in tutta Italia e accanto ad altre 114 note aziende operanti in altri campi. Punto di forza l’integrazione di tre elementi imprescindibili: la qualità delle risorse umane e la capacità dell’azienda di valorizzarle all’interno di progetti concreti, nei quali la tecnologia è strumentale alla loro valorizzazione. E’ stato introdotto nell’area della chirurgia vascolare, per essere esteso alle altre aree chirurgiche, un sistema di messaggistica istantanea che informa il parente del ricoverato sugli step dell’iter chirurgico: un sms quando il paziente entra effettivamente in sala operatoria, un sms quando termina l’intervento e uno quando il paziente esce dal blocco operatorio per tornare in reparto. Un progetto che consente così di tranquillizzare i parenti ma anche di non sottoporre il personale a una condizione di tensione emotiva sul piano relazionale e favorire così una migliore gestione del proprio lavoro. In questo senso si inserisce anche la farmacia automatizzata. Un sistema informatizzato e robotizzato rende possibile la tracciabilità, la conservazione e il prelievo automatico di farmaci e presidi. In questo modo gli operatori sono dispensati dal ripetitivo lavoro manuale e possono adempiere a funzioni a valore aggiunto mentre il paziente può contare su un maggiore livello di sicurezza. “La tecnologia da sola non basta. Sono le persone, le loro competenze e il loro commitment, a qualificare i percorsi di cura del paziente. Al contempo sono le attrezzature all’avanguardia, di cui Poliambulanza è dotata, a mettere i medici e tutti gli operatori sanitari nelle condizioni di crescere e garantire ottime performance – dichiara Daniela Conti, Direttore Risorse Umane di Fondazione Poliambulanza -. In tutti i settori produttivi le Risorse Umane costituiscono un fondamentale asset attorno al quale si sviluppa l’organizzazione aziendale e da essa il valore prodotto dall’azienda stessa. Nel settore sanitario questi concetti sono fortemente enfatizzati per ragioni di carattere economico, in quanto il costo del personale è il principale costo di produzione ma anche per l’attività ad elevata valenza sociale che i professionisti sanitari svolgono. Inoltre, la qualità delle cure rese ai pazienti è data dalle competenze professionali, ma anche dalle caratteristiche umane degli operatori, i quali devono essere in grado di prendersi cura della ‘persona’ e non solo di curare la malattia. Con queste finalità sono stati introdotti strumenti di People Management e di Welfare Aziendale, elementi core della Certificazione Top Employer.”
 

Poliambulanza, nel 2019 oltre 31.800 ricoveri

ScreenHunter 10110

Brescia, 17 dicembre 2019 – Ieri la Fondazione Poliambulanza ha presentato il bilancio dell’attività svolta nel 2019. Sono oltre 31.800 sono i pazienti ricoverati nel 2019, per un totale di oltre 152.000 giornate di degenza. Le operazioni chirurgiche eseguite raggiungono quota 20.400. Per l’attività ambulatoriale complessivamente sono stati registrati 420.000 accessi: 76.800 sono riferibili al servizio di radiologia e diagnostica per immagini, 74.100 al servizio di laboratorio analisi, 18.200 al servizio di endoscopia digestiva, 21.000 al servizio di anatomia patologica e circa 3 mila ai Consultori Cidaf acquisiti nel 2017. Circa 560 sono stati i casi di malattie cerebrovascolari trattati, per la maggior parte si riferiscono a ictus ricoverati in Stroke Unit. Sono 2.800 i bambini nati in Poliambulanza. Cresce di un ulteriore 1,2% il numero di accessi al Pronto Soccorso di Poliambulanza, circa 86.600, con una media di 240 accessi al giorno. Oltre al numero assoluto risultano in aumento del 18% i codici rossi trattati (la media è di 5 codici rossi al giorno). I ricavi totali dell’Istituto Ospedaliero, nel 2019, sono aumentati dell’1,7% rispetto al 2018 per un totale di 182 milioni. L’87% del fatturato proviene dal servizio sanitario nazionale. Circa il 63% dei ricavi proviene dall’attività di ricovero, il 25% dall’attività ambulatoriale ed il 12% da altre voci di ricavo. A questi si aggiungono circa 5 milioni di euro di attività non finanziata di cui 2 milioni sull’attività di ricovero per pazienti Fuori Regione a Bassa complessità (in particolare interventi di Gamma Knife per pazienti con tumori cerebrali) e 3 milioni sull’attività ambulatoriale, perché superiore al tetto di risorse contrattualizzato con Regione Lombardia. Nel 2019 sono stati effettuati investimenti straordinari per 13 Milioni di euro, la parte più significativa per il nuovo Blocco Operatorio Cardiovascolare con Sala Ibrida per un investimento totale nell’ultimo triennio di circa 36 milioni di euro. Per quanto riguarda invece i lavoratori: i collaboratori in servizio sono 1.950, il 95% dei quali assunti con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. La spesa per il personale ammonta a circa 98,6 milioni di euro e rappresenta il 55% del totale dei costi.
Poliambulanza ha inoltre portato avanti un’importante attività di formazione, attraverso la realizzazione di corsi di perfezionamento, finanziamenti per l’istituzione di posti aggiuntivi presso le Scuole di Specialità di Medicina con cui sono state stabilite delle convenzioni e master per le “Professioni sanitarie con funzioni di coordinamento”, per “Strumentisti di Sala operatoria”, per “Infermieri di Pronto Soccorso”, in “Stomaterapia e incontinenze” e in “Tecniche in ecografia cardiovascolare”. Nel 2019 sono stati 60 gli specializzandi che hanno frequentato in forma continuativa Poliambulanza, provenienti da varie Scuole di Specialità di tutt’Italia.
A queste attività si aggiunge quella di SFERA, Scuola di Alta Formazione Educazione Ricerca, nata dall’evoluzione dell’Ufficio di Formazione di Fondazione Poliambulanza. Il nuovo progetto si sviluppa per aree tematiche ed è finalizzato alla trasmissione di competenze tecnico-scientifiche, organizzativo-manageriali e all’approfondimento di temi etico-relazionali (centralità della persona), di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Attraverso Poliambulanza Charitatis Opera Onlus (PCO) sono stati raccolti circa 70.000 euro grazie alle donazioni di privati cittadini, enti e imprese e portati avanti progetti nazionali ed internazionali (Burundi e Guinea Bissau) e interventi di aiuto quotidiano a pazienti indigenti. Anche nel corso del 2019 l’attività di ricerca del Centro di Ricerca E. Menni (CREM) si è concentrata sulle cellule staminali isolate dai tessuti placentari, oggetto di importanti pubblicazioni e presentazioni a livello internazionale. Risultati promettenti sono stati raggiunti in modelli animali che aprono auspicabili prospettive future per un utilizzo di queste cellule in clinica nel settore della medicina rigenerativa. Oltre a tale attività, vanno considerati i contributi scientifici dei nostri specialisti a convegni, congressi nazionali e internazionali, oltre alle pubblicazioni scientifiche.
A dicembre di quest’anno Poliambulanza ha ricevuto conferma dell’accreditamento internazionale da parte di Joint Commission International (JCI), il più importante organismo indipendente riconosciuto nel mondo per la valutazione delle performance delle strutture sanitarie. In Italia sono solo 15 le realtà ospedaliere che si pregiano di questo riconoscimento.
“E’ questa un’occasione per ragionare sull’operato svolto – commenta Alessandro Triboldi, Direttore Generale di Fondazione Poliambulanza -, ma è importante anche riflettere sullo spirito del nostro Ospedale che non può essere descritto solo da dati numerici. È l’attenzione e la cura che rivolgiamo ai pazienti il nostro valore identitario, che ci connota, qualifica e racconta. Il paziente è una persona e la nostra mission è quella di tenere in debita considerazione la sua sfera umana, attenti a preservarne la dignità e sanare le ferite fisiche e emotive che porta con sé. È per questo che Poliambulanza punta alla massima umanizzazione delle cure, a creare una forte relazione medico-paziente ed anche a rendere gli ambienti di cura gradevoli.

Libreria Giunti dona libri alle pediatrie di Desenzano e Gavardo

Grazie alla raccolta “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro”! sono stati libri consegnati oltre 2.350 i ai reparti di pediatria di Desenzano e Gavardo 

donazione librerie Giunti al Punto (1)

 

 

 

 

 

 

Nello scorso mese di agosto, dalle librerie di Desenzano (Centro Commerciale Le Vele e Piazza Matteotti), di Salò e di Mazzano nell’ambito del progetto “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro!” e alla disponibilità di tante persone che hanno aderito all’iniziativa, è stato possibile raggiungere un numero così importante di testi che comprendono volumi per bambini da 0 a 6 anni e per ragazzi più grandi. Visto il consistente numero di volumi ricevuti,  verranno inviati alcuni anche alla Pediatria di Manerbio ed ai Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza-NPIA di Lonato, Leno, Salò dove verranno utilizzati per arricchire le sale di attesa, per le attività riabilitative ed i progetti di abilità sociale e sviluppo della comunicazione dedicati ai ragazzi di età compresa tra 0 e 18 anni con disturbi del neuro sviluppo seguiti dai Servizi NPIA.

“Ringrazio tutte le persone che hanno aderito alla progetto delle Librerie Giunti al Punto – dichiara il Direttore Generale Carmelo Scarcella – per la sensibilità dimostrata. Donare libri ai reparti di Pediatria ha una doppia valenza, da un lato i volumi sono di supporto ai bambini durante il ricovero, dall’altro contribuiscono a creare l’amore per i libri e per la lettura.”

 

 

 

TERAPIA DEL DOLORE: ASST DEL GARDA, TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Attualmente sono funzionanti 11 ambulatori dedicati alla terapia del dolore

DESENZANO

Dal 2006 l’ASST Garda ha attivato ambulatori destinati al trattamento del dolore, nei quali vengono messi a disposizione sia tecniche innovative e tradizionali per la presa in carico dei pazienti affetti da dolore acuto o cronico di natura neoplastica o benigna. Nel corso degli anni – sottolinea il Direttore Generale Carmelo Scarcella – i nostri Ospedali hanno costantemente incrementato il numero e la tipologia di prestazioni offerte a testimonianza della grande attenzione che viene riservata a questo tipo di problematica. Nel 2017 i pazienti sono stati 349 (con una media mensile di 29 pazienti), nel 2018 sono stati 497 (media mensile 41) e, nei primi 5 mesi del 2019, sono già stati presi in carico 298 pazienti (media mensile 59,6) con un trend di crescita di circa il 70%. Stiamo avviando un progetto di collaborazione con i medici di medicina generale basato sull’apertura di un canale diretto con i nostri specialisti con discussione di casi clinici direttamente negli ambulatori degli MMG.”

Come funziona?

La presa in carico prevede una prima visita, indispensabile per inquadrare dal punto di vista clinico il paziente e per individuare il percorso terapeutico più adeguato per ogni singola persona: con utilizzo di farmaci anestetici fino a tecniche alternative o estremamente innovative, anche se il criterio utilizzato prevede sempre un approccio progressivo.

terapia_del_doloreLe prestazioni

 

 

 

 

Riguardano iniezioni epidurali, blocchi nervosi ecoguidati, infiltrazioni articolari, infiltrazioni faccette articolari. A questi trattamenti si aggiungono tecniche di medicina alternativa, come agopuntura e auricoloterapia che non presentano effetti collaterali. Dal 2017 sono stati sviluppati approcci innovativi come la radiofrequenza e la crio neuromodulazione

prenotareCome fare prenotare?

 

 

 

 

 

E’ molto facile, l’accesso avviene attraverso la richiesta del medico di famiglia, previa prenotazione presso il CUP (Centro Unico di Prenotazione – telefono +39 0309037555 )

 

 

SANITA’: FONDAZIONE POLIAMBULANZA RICONOSCIUTO COME CENTRO D’ECCELLENZA PER LE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI

Circa 1.000 pazienti lo scorso anno si sono rivolti all’ospedale bresciano per la cura delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali 

Poliambulanza: Sede (ingresso)

 

 

 

 

 

 

Brescia, 7 marzo 2019 – E per la qualità dei trattamenti offerti l’ospedale bresciano è stato oggi ammesso nelle fila di una importante società scientifica, IG-IBD, Gruppo Italiano per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, che promuove la ricerca clinica e di base a livello nazionale e internazionale. Tra 150mila e 200mila sono le persone in Italia affette da queste patologie complesse, che impattano notevolmente sulla qualità di vita e che hanno un alto costo anche per il paziente. Secondo i dati di una associazione di pazienti (AMICI) ogni anno le famiglie con una persona colpita da queste malattie devono affrontare una spesa di circa 750 euro. Ogni anno sono 10,5 su 100 mila abitanti i nuovi casi che si registrano in territorio nazionale. Complessivamente 100 su 100mila abitanti sono affetti da malattia di Crohn, e 121 su 100mila abitanti da colite ulcerosa. Alla IG-IBD aderiscono gastroenterologi, chirurghi, anatomo-patologi, biologi, nutrizionisti, statistici. “Siamo lieti di accogliere Poliambulanza nel nostro gruppo – commenta il prof. Alessandro Armuzzi, Segretario Generale della IG-IBD -. È per noi un’occasione per ampliare la Rete e godere di un importante contributo non solo clinico ma anche scientifico. Ma soprattutto di collaborare per un obiettivo comune: la diffusione della conoscenza e il miglioramento delle cure”.“L’alleanza terapeutica e l’approccio multidisciplinare rappresentano un aspetto indispensabile nella cura delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali – chiarisce Cristiano Spada, Responsabile Unità Operativa di Endoscopia Digestiva di Fondazione Poliambulanza -. Nello specifico il morbo di Crohn può presentare, infatti, manifestazioni extra-intestinali ed interessare anche le articolazioni, il fegato, gli occhi e l’epidermide. È quindi necessario il coinvolgimento di esperti afferenti a diversi ambiti disciplinari”. Altro elemento che caratterizza le MICI è la cronicità. “Un paziente affetto da colite ulcerosa o da malattia di Crohn – continua il dott. Cristiano Spada – è un paziente medicalizzato a vita, che ha necessità di assumere farmaci costantemente e di sottoporsi a controlli periodici e continui. La ricerca costituisce, quindi, l’unica arma a disposizione per migliorare lo scenario futuro”.

 

Fondazione Poliambulanza premiata Top Employers 2019

ScreenHunter 6665

 

 

 

 

Brescia, 4 Febbraio 2019 – Assicurare migliori condizioni di lavoro, investire nella formazione e nello sviluppo del personale, realizzare un’adeguata pianificazione della forza lavoro e assicurare un’ottimale gestione della performance. Sono questi solo alcuni dei punti chiave che hanno consentito a Fondazione Poliambulanza di ottenere la Top Employers 2019, la certificazione rilasciata dal Top Employers Institute, che valuta le realtà aziendali di 118 Paesi al mondo e riconosce le migliori per le Risorse Umane. Per l’anno 2019, 102 sono le aziende che sono state premiate in Italia ed oltre 1.500 nell’intero globo. “Accogliamo con orgoglio questo riconoscimento – esordisce Daniela Conti, Direttore Risorse Umane di Fondazione Poliambulanza -, che mette in luce come Poliambulanza eccella non solo per la qualità delle cure offerte ma anche per le misure volte alla crescita e alla tutela del benessere dei suoi dipendenti. L’attenzione improntata al lavoratore come persona è un aspetto imprescindibile che da sempre guida il nostro operato. Un valore identitario che ci connota e che ci pone in continuità con la mission dei nostri Padri fondatori”.  Tra gli altri aspetti di eccellenza che connotano l’attività dell’ospedale lombardo spicca l’attenzione per lo sviluppo professionale del personale medico e non. Agli infermieri, ai tecnici sanitari ed al personale amministrativo sono indirizzati percorsi di sviluppo finalizzati all’acquisizione e aggiornamento di competenze cliniche o gestionali, nonché agevolazioni per la partecipazione ai Corsi di Perfezionamento ed ai Master gestiti internamente nell’ambito del Corso di Laurea in Infermieristica. Per il personale medico, invece, sono previsti accanto a percorsi verticali, che mirano all’integrazione di competenze cliniche e gestionali, percorsi orizzontali volti alla trasmissione di competenze specifiche in un certo ambito clinico e che possono sfociare, solo in presenza dei requisiti richiesti, in incarichi di carattere clinico. Poliambulanza, inoltre, dà un importante contributo anche nella formazione di medici specializzandi. Da diversi anni, infatti, finanzia, direttamente o con il supporto di altri sponsor privati, l’istituzione di posti aggiuntivi presso le Scuole di Specialità delle Facoltà di Medicina delle Università con le quali sono state stabilite specifiche convenzioni e, in questo modo, consente ai medici di svolgere in sede una parte del percorso di specializzazione.  Poliambulanza come le altre aziende certificate dal Top Employers Institute ha superato un processo di esame, che prevede una survey, in cui vengono sondate tutte le politiche attuate dalle risorse umane all’interno dell’azienda e a cui segue un processo di validazione. Solo se le attività afferenti alle varie aree di indagine superano determinati standard e si configurano come best pratices, l’azienda viene ritenuta idonea per la certificazione. Qualora la realtà aziendale abbia già ottenuto la Top Employers, per confermarsi meritevole di certificazione deve dimostrare non solo il mantenimento degli standard già raggiunti in passato, ma anche un miglioramento del livello delle prestazioni.

32-poliambulanza_notturna

 

Poliambulanza, sempre piu’ al servizio del territorio

“Poliambulanza si conferma sempre più come punto di riferimento per la comunità” – commenta Alessandro Triboldi, Direttore Generale di Fondazione Poliambulanza 

4337.0.431702263-0037

Brescia, 19 dicembre 2018 – E’ stata presentata l’attività clinica svolta nel 2018 da Fondazione Poliambulanza. Il documento rappresenta la proiezione dell’attività dell’anno dell’Istituto Ospedaliero bresciano. I pazienti ricoverati nel 2018 sono oltre 31.500, per un totale di oltre 154.000 giornate di degenza. Le operazioni chirurgiche eseguite superano quota 19.300. Per l’attività ambulatoriale complessivamente sono stati registrati 409.000 accessi: 74.500 sono riferibili al servizio di radiologia e diagnostica per immagini, 72.400 al servizio di laboratorio analisi, 16.900 al servizio di endoscopia digestiva, 19.300 al servizio di anatomia patologica e circa 3 mila ai Consultori Cidaf acquisiti nel 2017. Circa 550 sono stati i casi di malattie cerebrovascolari trattati, per la maggior parte si riferiscono a ictus ricoverati in Stroke Unit. Sono 2.700 i bambini nati in Poliambulanza. Cresce di un ulteriore 2,1% il numero di accessi al Pronto Soccorso di Poliambulanza, circa 85.600, con una media di 235 accessi al giorno. Oltre al numero assoluto risultano in aumento del 12% i codici rossi trattati (la media è di 5 codici rossi al giorno). I ricavi totali dell’Istituto Ospedaliero, nel 2018, sono aumentati del 2,2% rispetto al 2017 per un totale di 178 milioni. L’89% del fatturato proviene dal servizio sanitario nazionale. Circa il 63% dei ricavi proviene dall’attività di ricovero, il 24% dall’attività ambulatoriale ed il 13% da altre voci di ricavo. A questi si aggiungono circa 4 milioni di euro di attività non finanziata di cui 2,5 milioni sull’attività di ricovero e 1,5 milioni sull’attività ambulatoriale, perché superiore al tetto di risorse contrattualizzato con Regione Lombardia. Nel 2018 sono stati investiti circa 7 milioni di euro, la parte più significativa per gli investimenti ordinari e la conclusione del progetto UFA (Unità farmaci Antiblastici) per un investimento totale nell’ultimo triennio di circa 30 milioni di euro. Per quanto riguarda invece i lavoratori: i collaboratori in servizio sono 1.910, il 95% dei quali assunti con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. La spesa per il personale ammonta a circa 97 milioni di euro e rappresenta il 55% del totale dei costi.

Poliambulanza ha inoltre portato avanti un’importante attività di formazione, attraverso la realizzazione di corsi di perfezionamento, finanziamenti per l’istituzione di posti aggiuntivi presso le Scuole di Specialità di Medicina con cui sono state stabilite delle convenzioni e master per le “Professioni sanitarie con funzioni di coordinamento”, per “Strumentisti di Sala operatoria”, per “Infermieri di Pronto Soccorso, in “Stomaterapia e incontinenze” e in “Tecniche in ecografia cardiovascolare”. Nel 2018 sono stati 27 gli specializzandi che hanno frequentato in forma continuativa Poliambulanza, provenienti dalle Scuole di Specialità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Università degli Studi di Brescia, Milano e Pavia.