AIOM, “BUON LAVORO AL NEO-PRESIDENTE STEFANO VELLA”

stefano w

 

 

 

 

 

Roma, 31 marzo 2017 – “Gli oncologi italiani accolgono con grande piacere e soddisfazione la nomina del prof. Stefano Vella come presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di cui abbiamo conosciuto e apprezzato negli anni il continuo e forte impegno istituzionale per la sanità pubblica”. E’ quanto ha dichiarato il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). “Da anni collaboriamo attivamente con l’AIFA e questa collaborazione proseguirà attivamente con la nuova presidenza dell’Agenzia di Via del Tritone” ha aggiunto Pinto.

VACCINI, ECCO IL PRIMO INSTANT BOOK DEI MEDICI DI FAMIGLIA

SIMG

Roma, 30 marzo 2017 – “Basta diffidenze, dubbi, ostilità e dietrologie sui vaccini. E’ questa l’opinione della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) che ha perciò deciso di realizzare, in collaborazione con Cittadinanzattiva, l’instant book Domande e Risposte Sui Vaccini. La pubblicazione gode del patrocinio della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) e di Federfarma ed è presentata oggi all’Istituto Superiore di Sanità (ISS). A partire dai prossimi giorni sarà consultabile on line e verrà distribuita in tutti gli ambulatori dei medici di famiglia della Penisola. “Anche noi siamo in prima linea per favorire le immunizzazioni – afferma il dott. Claudio Cricelli, Presidente Nazionale della SIMG -. Svolgiamo il ruolo di sentinelle della salute dei cittadini in quanto siamo operativi su tutto il territorio nazionale. Nel nostro Paese il numero di persone vaccinate sta nettamente calando. Le percentuali, in età pediatrica, per molte gravi malattie infettive sono scese sotto la soglia limite di sicurezza del 95%. Per la poliomielite, difterite e tetano è immunizzato solo il 93% dei bambini. Per quanto riguarda parotite, rosolia e morbillo siamo a meno dell’85%. Si tratta di dati francamente preoccupanti che sono frutto di un’inspiegabile sfiducia che spesso nasce, cresce e si diffonde sul web o sui social network. Vogliamo invertire questa tendenza fornendo a tutti uno strumento semplice, efficace ma dai contenuti scientifici certificati”. “Abbiamo deciso di dare il nostro contribuito a questa pubblicazione perché siamo convinti che i vaccini siano uno strumento importante per tutelare il diritto alla salute degli individui e l’interesse della collettività – sostiene Tonino Aceti, Coordinatore Nazionale Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva -. In questo modo vogliamo contribuire ad una politica di sanità pubblica, che vuole agire sulla diffidenza verso i vaccini, e per la quale l’informazione corretta è il primo passo per contrastare le diffidenze. Per invertire l’approccio culturale e favorire un ruolo più attivo e consapevole nella scelta dei cittadini per la tutela della propria salute, è necessario l’impegno e la collaborazione di tutti quelli che hanno a cuore il servizio sanitario nazionale a partire dall’intera comunità medico-scientifica e delle istituzioni”. “I vaccini hanno cambiato il corso della medicina, affermandosi nel tempo come strumento fondamentale per la riduzione della mortalità e della morbosità – afferma il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in una nota inviata -. La nostra storia ci insegna che poche altre misure come le vaccinazioni hanno avuto un impatto così dirompente sulla salute pubblica. L’offerta vaccinale gratuita rappresenta un’opportunità di salute per tutti i cittadini perciò le differenze tra le regioni devono essere superate. Il nuovo piano vaccinale ha proprio l’obiettivo di eliminare queste differenze, con un’offerta vaccinale aggiornata e uniforme”.

Scarica il book: https://goo.gl/7Hf6K0

TUMORE TESTA E COLLO: PARERE FAVOREVOLE DEL CHMP PER NIVOLUMAB

Il parere favorevole si basa sul beneficio di sopravvivenza globale raggiunto nello studio di fase III CheckMate -141

giornata-diagnosi-tumori-testa-collo

 

 

 

 

 

29 marzo 2017 – Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i farmaci (EMA) ha espresso parere favorevole raccomandando l’approvazione di nivolumab in monoterapia per il trattamento del tumore di testa e collo a cellule squamose (SCCHN) in pazienti adulti che mostrano progressione della malattia durante o dopo terapia contenente platino. La raccomandazione del CHMP passa ora al vaglio della Commissione Europea (EC), che ha l’autorità di approvare i farmaci nell’ambito dell’Unione Europea (EU). E’ il primo parere favorevole del CHMP che raccomanda un inibitore di PD-1 per il trattamento del tumore di testa e collo a cellule squamose. Nivolumab è già stato approvato dalla Commissione Europea per sei indicazioni in quattro distinti tipi di tumore. “Quasi la metà dei pazienti con tumore di testa e collo a cellule squamose sviluppa recidiva entro due anni di trattamento e pochi sono i progressi fatti negli ultimi 10 anni. Tutto ciò evidenzia la necessità di nuove opzioni di trattamento per i pazienti affetti da questa devastante malattia”, ha commentato Emmanuel Blin, senior vice president e chief strategy officer, Bristol-Myers Squibb. “Siamo molto soddisfatti della raccomandazione del CHMP per l’approvazione di nivolumab nel trattamento di pazienti adulti con tumore di testa e collo a cellule squamose, in progressione durante o dopo terapia contenente platino, e siamo in attesa di collaborare con la Commissione Europea nella revisione di questo trattamento quale potenziale opzione per i pazienti nell’Unione Europea.”

TUMORE DELLA VESCICA: PRIMO PASSO IN AVANTI NELLA CURA IN 30 ANNI

2017-03-27-PHOTO-00000831

Roma, 27 marzo 2017 – In Italia le guarigioni dei pazienti colpiti da tumore del polmone (14,3%) e della vescica (78%) sono più alte rispetto al resto d’Europa (rispettivamente 13% e 68,6%). Queste percentuali sono destinate a migliorare in modo significativo grazie alle prospettive offerte dall’immuno-oncologia che riaccende il sistema immunitario contro la malattia. Il melanoma ha aperto la strada, oggi si stanno delineando prospettive importanti anche in queste due neoplasie molto frequenti come quelle del polmone (41mila nuove diagnosi stimate nel 2016 in Italia) e della vescica (26.600). In particolare in quest’ultima neoplasia per la prima volta in 30 anni si registra un reale passo in avanti nella cura. Al nuovo approccio l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) dedica il convegno “Immunoterapia nei tumori del polmone e dell’urotelio, a che punto siamo?” realizzato con il sostegno di Roche, che si apre oggi a Roma. “Stiamo entrando nella seconda fase dello ‘tsunami’ provocato da questa rivoluzione terapeutica, per questo possiamo parlare di ‘immuno-oncologia anche per altre patologie neoplastiche’ – spiega il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. Da un lato sono chiari i vantaggi dell’uso di questi farmaci in combinazione o in sequenza, a cui si aggiunge in prospettiva anche la possibilità di combinarli con quelle tradizionali per aumentarne l’efficacia. E’ indispensabile individuare fattori per selezionare al meglio i pazienti che hanno le migliori probabilità di ottenere un vantaggio, che può essere molto consistente, con l’immuno-oncologia. Tutto questo per ottenere insieme maggiore efficacia della cura e migliore utilizzo delle risorse economiche, riunendo in un unico perimetro il concetto di accesso alle cure innovative per tutti i pazienti e di sostenibilità per la sanità pubblica”. “Le moderne tecniche di determinazione dei biomarcatori, largamente utilizzate nella comune pratica clinica, hanno favorito il concetto di medicina personalizzata – continua il prof. Mauro Truini, presidente SIAPEC-IAP (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica) – e quindi delle terapie a target molecolare. Questo concetto non è allo stesso modo estrapolabile per l’immunoterapia. I marcatori oggi disponibili, come PD-L1, la cui valutazione avviene mediante immunoistochimica, una tecnica ampiamente utilizzata nella diagnosi di diverse patologie, probabilmente non comprendono interamente questa problematica. Per la determinazione immunoistochimica di PD-L1 abbiamo oggi a disposizione anticorpi differenti che valutano componenti cellulari diverse. La SIAPEC-IAP insieme ad AIOM è fortemente impegnata per armonizzare i diversi test e renderli fruibili diffusamente nella pratica clinica. È un’area della ricerca di grande interesse, perché potremo incrementare la percentuale di malati in grado di rispondere ai trattamenti in funzione delle caratteristiche della neoplasia da cui sono colpiti”. Nel trattamento dei pazienti con carcinoma del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato abbiamo a disposizione farmaci anti-PD1 come il nivolumab ed il pembrolizumab, e, più di recente, anche farmaci anti-PD-L1 come l’atezolizumab. “Questi stessi farmaci si sono dimostrati attivi nel trattamento del carcinoma metastatico della vescica – afferma il prof. Paolo Marchetti, direttore dell’Oncologia Medica all’Ospedale Sant’Andrea di Roma -. L’atezolizumab ha ridotto la massa tumorale in circa un quarto dei pazienti e la sopravvivenza mediana è stata di 15,9 mesi (generalmente in questi pazienti, è pari a 9-10 mesi con la chemioterapia). Inoltre i pazienti hanno manifestato anche un miglioramento dei sintomi: sappiamo che una migliore qualità di vita svolge un ruolo decisivo nell’adesione alle cure”.

RIAPRE I BATTENTI LA FIERA DI VITA IN CAMPAGNA

Oltre 150 incontri, corsi e lezioni pratiche dal dal 24 al 26 marzo al Centro Fiera del Garda di Montichiari

Montichiari, 23 Marzo 2017 – Domani sarà  l’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, a inaugurare  la 7^ edizione di “Vita in Campagna”. Imparare ad allestire e condurre un orto familiare, a coltivare piante aromatiche o agrumi in vaso, ma anche scoprire come allevare conigli in cortile, creare un giardino a misura di farfalle o preparare il terreno per la semina delle piante da frutto. Sono solo alcuni dei corsi pratici in programma alla Fiera di Vita in Campagna.

 

 

ScreenHunter_434 Mar. 23 13.16

 

CANCRO: IN CALO I DECESSI IN ITALIA

Roma, 23 marzo 2017 – Il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM: “Per la prima volta un calo delle vittime. Passi in avanti grazie anche alla definizione del profilo molecolare della malattia con test specifici”.

Convegno AIOM 22-03-2017 14

Per la prima volta diminuiscono in Italia i decessi per tumore: 1.134 morti in meno registrate nel 2013 (176.217) rispetto al 2012 (177.351). Migliore adesione ai programmi di screening, efficacia delle campagne di prevenzione e nuove armi stanno evidenziando risultati significativi. Passi in avanti ottenuti anche grazie all’oncologia di precisione che determina una vera e propria rivoluzione del modo di “pensare” il cancro: l’obiettivo è individuare le singolarità genetiche dei diversi tipi di tumore, per impostare la cura in rapporto alle esigenze di ogni paziente. A questo nuovo approccio l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) dedica un convegno nazionale che si svolge oggi al Ministero della Salute. “In diciassette anni (1990-2007) i cittadini che hanno sconfitto il cancro nel nostro Paese sono aumentati del 18% (uomini) e del 10% (donne) – afferma il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. Oggi sappiamo che non esiste ‘il’ tumore ma ‘i’ tumori e che la malattia si sviluppa e progredisce diversamente in ogni persona. Perché il paziente possa ricevere una terapia di precisione sono necessarie una diagnosi accurata e una definizione del profilo molecolare della malattia con test specifici. La diagnosi può essere garantita attraverso il lavoro di laboratori di qualità in grado di fornire risultati standardizzati che supportino il lavoro dei clinici. L’oncologia di precisione cambia anche il concetto di appropriatezza, diventa cioè necessario verificare se il paziente riceva il test molecolare e la terapia indicati. In questo modo si possono ottenere risparmi notevoli per il sistema evitando trattamenti inutili e le conseguenti tossicità per i pazienti”. Oggi sono disponibili terapie mirate per alcuni dei tumori più frequenti (colon-retto, seno, polmone e stomaco). “All’identificazione di un fattore molecolare con ruolo predittivo deve far seguito una terapia mirata, perché questo è l’unico modo di migliorare l’aspettativa di vita dei malati – sottolinea la prof.ssa Paola Queirolo, Responsabile del DMT (Disease Management Team) Melanoma e Tumori cutanei all’IRCCS San Martino IST di Genova -. Un caso esemplare è quello del melanoma che fa registrare ogni anno nel nostro Paese quasi 14mila nuovi casi. In questo tumore della pelle funzionano trattamenti a bersaglio molecolare che agiscono su specifiche alterazioni a carico del DNA della cellula tumorale. In particolare circa il 50% dei pazienti presenta la mutazione del gene BRAF-V600. Prima dell’arrivo di queste armi innovative, la sopravvivenza mediana in stadio metastatico era di appena 6 mesi, con un tasso di mortalità a un anno del 75%. Queste nuove molecole hanno aperto un ‘nuovo mondo’ non solo in termini di efficacia e attività ma anche di qualità di vita per la bassissima tossicità e la facile maneggevolezza”.

 

Al via a Palermo il 1° festival della prevenzione e innovazione in oncologia

DA STAMATTINA FINO al 17 marzo la città ospita la quinta tappa del tour dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica.

palermo

Un motorhome è stato allestito  in Piazza Giuseppe Verdi (dalle 10 alle 18), dove gli oncologi dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) forniranno consigli e informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi nella ricerca in campo oncologico. Saranno presenti anche rappresentanti dell’organizzazione umanitaria internazionale Life and Life, Europa Donna ed aBRCAdaBRA (dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18). L’obiettivo è portare ai cittadini un messaggio fondamentale: il cancro non va più considerato un male incurabile e contro questa malattia si deve giocare d’anticipo.

“Lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il primo ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative come l’immuno-oncologia e le terapie a bersaglio molecolare, fino alla riabilitazione, al reinserimento nel mondo del lavoro e al ritorno alla vita – spiega il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi il 60% dei pazienti sconfigge la malattia, percentuale che raggiunge il 70% nelle neoplasie più frequenti”. La manifestazione itinerante, tocca 16 città con eventi che dureranno tre giorni. In Italia nel 2016 sono stati stimati 365.800 nuovi casi di tumore (189.600 negli uomini e 176.200 nelle donne), in Sicilia 25.700 (13.400 uomini e 12.300 donne). E a Palermo ogni anno si registrano circa 5.580 nuove diagnosi (2.998 uomini e 2.582 donne).

“Resta ancora molto da fare sul piano della prevenzione – continua il prof. Antonio Russo, membro Direttivo nazionale AIOM e Direttore Oncologia Medica del Policlinico ‘Giaccone’ di Palermo -, se pensiamo che l’Italia destina solo il 4,2% della spesa sanitaria totale a queste attività, collocandosi negli ultimi posti per investimenti in prevenzione fra i 34 Paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD)”.

Molti studi hanno dimostrato che il 40% dei tumori può essere evitato con uno stile di vita sano (no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta), ma pochi italiani seguono queste regole. Anche in Sicilia emergono dati preoccupanti (Report del sistema di sorveglianza PASSI 2012-2015): l’eccesso ponderale è superiore rispetto alla media nazionale, infatti il sovrappeso riguarda il 34,6% dei cittadini della Regione (31,6% Italia) e il 12,5% è obeso (10,4% Italia). Critiche anche le percentuali sull’attività fisica: il 43,2% dei siciliani è completamente sedentario (32% Italia). Superiori rispetto alla media nazionale anche i dati relativi al fumo: è tabagista il 28,7% (26,9% Italia). Si stima che oggi in Sicilia vivano circa 197.800 cittadini dopo la diagnosi di tumore, una cifra in costante crescita. Oltre alle nuove terapie, anche gli screening svolgono un ruolo fondamentale nel miglioramento dei tassi di guarigione. Ma nella Regione pochi cittadini rispondono a questi fondamentali programmi di prevenzione, infatti le percentuali di adesione sono fra le più basse a livello nazionale: nel biennio 2011-2012 solo il 35,1% delle donne siciliane ha eseguito la mammografia, fondamentale per la diagnosi precoce del tumore del seno (60,9% Italia); il 28-30% ha eseguito il Pap test per la diagnosi iniziale del tumore del collo dell’utero (40,8% Italia) e solo il 15,6% dei cittadini ha eseguito il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare in fase precoce il cancro del colon retto (47,1% Italia).

Durante il “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia” l’organizzazione umanitaria internazionale Life and Life attraverso la sua sezione “LaL Rosa” presenterà Svegliarsi in Salute, preparazione di un sano e naturale risveglio con la Colazione della Salute. Durante la preparazione le donne che hanno vissuto l’esperienza del cancro daranno la loro testimonianza su come si può fare prevenzione cambiando stile di vita. Interverrà anche Giuseppe Salica, istruttore federale di Nord Walking, disciplina sportiva basata sulla camminata che si avvale dell’uso di particolari bastoncini. È considerata tra le attività fisiche più adatte per la prevenzione di molte malattie. Salica sarà nel motorhome il 15 marzo dalle 10 alle 12, il 16 marzo dalla 16 alle 18 e il 17 marzo dalle 10 alle 12.

AL VIA LA CAMPAGNA DEI PEDIATRI E NUTRIZIONISTI DAMMI IL 5

ScreenHunter_280 Mar. 07 12.38

Roma, 7 marzo 2017 – Una serie di cartoni animati in cinque puntate, una guida per gli insegnanti, un libro di avventure per bambini, incontri formativi con le maestre nei 15 Comuni che hanno aderito al progetto patrocinandolo, un evento finale nei teatri, dedicato ai piccoli e ai loro genitori, e uno speciale concorso tra scuole. I protagonisti di tutte queste iniziative educazionali sono cinque super-eroi. Cric, Memo, Scudo, Alma e Luce rappresentano i colori della salute legati alla frutta e alla verdura: bianco, blu/viola, giallo/arancione, rosso e verde. Saranno loro ad aiutare i pediatri e i nutrizionisti ad insegnare ai bambini italiani l’importanza di una corretta alimentazione quotidiana. Sono questi gli obiettivi della campagna Dammi il 5, ideata e realizzata da Mati Group con il contributo scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, la collaborazione della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) e il patrocinio della Società Italiana di Pediatria (SIP). Le varie iniziative del progetto sono al centro di una conferenza stampa presso l’Auditorium S. Paolo dell’Ospedale Bambino Gesù. Sono presentati: il libro illustrato d’avventure Dammi il 5 in Missione Speciale, la guida “Impara giocando le regole della sana alimentazione”, contenente concetti scientifici veicolati a misura di bambino, giochi interattivi, ricette in tema, altri spunti divertenti e originali, la serie animata e sigla live/animation, scritta da Maria Teresa Carpino e composta da Paolo Vivaldi, nella quale i personaggi saranno rappresentati dagli Alpha Kids, giovani ballerini di hip hop, che magicamente si trasformeranno nei fantastici eroi animati.

ALBANO E FLAVIA PENNETTA IN PIAZZA PER IL FESTIVAL DELLA PREVENZIONE IN ONCOLOGIA

pullman-oncologiaBrindisi, 2 marzo 2017 – La lotta ai tumori scende in piazza a Brindisi. La terza tappa del “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia” si svolge proprio nel capoluogo pugliese. Un motorhome, cioè un pullman, sarà allestito per tre giorni, dal 3 al 5 marzo, in Piazza della Vittoria (dalle 10 alle 18), dove gli oncologi dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) forniranno informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi nella ricerca in campo oncologico. Non solo. Domenica 5 marzo, alle 9.30, è in programma anche una “passeggiata in rosa” a cui darà il via la Sindaca Angela Carluccio (con partenza da Piazza della Vittoria), realizzata in collaborazione con l’associazione “Cuore di donna”. E domenica mattina ci sarà il cantante Al Bano Carrisi. Ospite della manifestazione anche la campionessa di tennis Flavia Pennetta. L’obiettivo è portare ai cittadini un messaggio fondamentale: il cancro non va più considerato un male incurabile e contro questa malattia si deve giocare d’anticipo. “Lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il primo ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative come l’immuno-oncologia e le terapie a bersaglio molecolare, fino alla riabilitazione, al reinserimento nel mondo del lavoro e al ritorno alla vita – spiega il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi il 60% dei pazienti sconfigge la malattia, percentuale che raggiunge il 70% nelle neoplasie più frequenti”. La manifestazione itinerante, resa possibile grazie al sostegno di Bristol-Myers Squibb, tocca 16 città con eventi che dureranno tre giorni. In Italia nel 2016 sono stati stimati 365.800 nuovi casi di tumore (189.600 negli uomini e 176.200 nelle donne), in Puglia 21.900 (11.600 uomini e 10.300 donne). E a Brindisi ogni anno si registrano circa 2.000 nuove diagnosi (1.054 uomini e 918 donne, Registro Tumori Puglia – Rapporto 2015). “Resta ancora molto da fare sul piano della prevenzione – continua il prof. Saverio Cinieri, tesoriere nazionale AIOM, Direttore del Dipartimento di Oncologia medica e Responsabile della Breast Unit dell’Ospedale Perrino di Brindisi -, se pensiamo che l’Italia destina solo il 4,2% della spesa sanitaria totale a queste attività, collocandosi negli ultimi posti per investimenti in prevenzione fra i 34 Paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD)”. Molti studi hanno dimostrato che il 40% dei tumori può essere evitato con uno stile di vita sano (no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta), ma pochi italiani seguono queste regole. Anche in Puglia emergono dati preoccupanti (Report del sistema di sorveglianza PASSI 2012-2015): l’eccesso ponderale è superiore rispetto alla media nazionale, infatti il sovrappeso riguarda il 32,4% dei cittadini della Regione (31,6% Italia) e il 12,5% è obeso (10,4% Italia). Il 46,8% dei pugliesi consuma alcol ed il 40,3% è completamente sedentario (32% Italia). Migliori rispetto alla media nazionale i dati relativi al fumo: è tabagista il 25,9% (26,9% Italia). “Una monografia della Società Americana di Oncologia Clinica (American Society of Clinical Oncology) pubblicata a fine 2016 – continua il prof. Cinieri – ha analizzato la correlazione tra tumori e obesità: quest’ultima è diventata nel mondo occidentale la prima causa di rischio oncologico non solo per le patologie più diffuse (mammella, prostata, colon), ma anche per quelle meno frequenti (tumori del distretto testa-collo, endometrio, pancreas e stomaco). Ed è ormai ampiamente dimostrato che correggere comportamenti scorretti aiuta anche i pazienti con cancro avanzato a rallentare la progressione della malattia”.