Chirurgia estetica: i mesi freddi sono i piu’ indicati per eseguire gli interventi

chirurgia-estetica-inverno

 

Roma, 27 gennaio 2020 –  I mesi freddi sono i più adatti per rivolgersi al chirurgo plastico, anche per i minori problemi legati al gonfiore e all’esposizione ai raggi solari. “E’ questo il periodo migliore dell’anno per sottoporsi a interventi come rinoplastica, mastoplastica additiva, liposuzione blefaroplastica o lifting facciale – spiega il prof. Francesco D’Andrea, Presidente Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE) -. L’ambiente e il clima risultano fondamentali soprattutto nella fase post operatoria. Il caldo, l’umidità e l’esposizione al sole non sono indicati, infatti, per una pelle che ha appena subito interventi estetici o ricostruttivi”. Tra i motivi che spingono gli specialisti a preferire i mesi freddi c’è soprattutto la gestione del gonfiore e dei lividi, una seria preoccupazione per le pazienti. Oltre a scegliere il periodo invernale, oggi c’è un’arma in più, un gel da applicare sulla parte operata che riduce del 40% il gonfiore. Lo ha dimostrato un recente studio italiano, che ha testato un rimedio a base di efficaci sostanze naturali come escina (principio attivo dei semi di ippocastano), cumarina (una leguminosa del Sud America) e Centella (una pianta asiatica), veicolati da eparina (un polisaccarinide) e da un particolare eccipiente funzionale: l’Olivoil glutinato che predispone il derma ad un maggiore assorbimento dei principi funzionali e nulla ha a che fare, a dispetto del nome, con le intolleranze al glutine. Si chiama Venoplant e ha dimostrato di ridurre significativamente il gonfiore e può essere assunto sia per via topica sotto forma di gel oppure come integratore alimentare in compresse per via orale. “Sappiamo che gli interventi su alcuni tessuti favoriscono l’accumulo di sostanze negli spazi interstiziali – aggiunge il dott. Ercole Manzi, specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica -. Si creano così processi infiammatori che determinano accumuli di liquidi, dal colore violaceo, nella parte del corpo interessata dall’operazione. Questo gonfiore prende il nome di edema ed è un processo fisiologico che si verifica nella quasi totalità delle operazioni. Venoplant ha un’azione drenante e dermotrofica molto efficace e diminuisce il gonfiore e il dolore. Inoltre a differenza di altri presidi che utilizziamo solitamente, come drenaggi o borse del ghiaccio, non presenta alcuna controindicazione. Per questo risulta particolarmente apprezzato da chi ha subito un’operazione di chirurgia estetica. L’edema produce effetti più fastidiosi ed invalidanti che ritardano il ritorno dei pazienti ad una vita normale”. “Chi si rivolge a noi ha come obiettivo primario raggiungere il prima possibile uno stato di benessere – prosegue Manzi -. I nostri non sono interventi salvavita o indotti da gravi patologie da affrontare nell’immediato, perciò è fondamentale contrastare gli inestetismi post operatori grazie a prodotti sicuri e naturali. Venoplant è disponibile anche nella formulazione transdermica come cerotto (Venoplant Patch) che può essere particolarmente indicata per i nostri pazienti. La sinergia che si ottiene con l’utilizzo contemporaneo delle varie formulazioni (cremagel, compresse e patch) può determinare risultati importanti sull’edema. Sono quindi in corso nuove ricerche scientifiche per evidenziare le ulteriori potenzialità offerte. Le terapie medico-farmacologiche tradizionali anti edema svolgono un ruolo abbastanza controverso nella chirurgia plastica estetica. E’ quindi fondamentale trovare sempre nuove efficaci soluzioni”.

POLIAMBULANZA, UN PONTE TRA BRESCIA E SINGAPORE

32-poliambulanza_notturna

 

 

 

 

 

Un intervento di chirurgia addominale d’avanguardia, eseguito per la prima volta al mondo in sincrono in un ospedale italiano e di Singapore. 

 

Brescia, 17 gennaio 2019 –  L’evento di pratica chirurgica che verrà eseguita in parallelo presso il National University Hospital di Singapore e Fondazione Poliambulanza di Brescia. Nello stesso momento, in diretta mondiale, il giorno 22 gennaio 2019, le équipe guidate dal dottor Edoardo Rosso, Direttore del dipartimento di chirurgia generale e specialistica di chirurgia del pancreas e del fegato di Fondazione Poliambulanza e dal dottor Davide Lomanto, Direttore del centro di chirurgia mininvasiva dell’Ospedale di Singapore, saranno coinvolte in una plastica di laparocele, un’operazione per curare l’ernia che insorge a seguito di interventi di chirurgia addominale. 

“L’intervento che eseguiremo per via laparoscopica (in 3D, 4K UHD) permetterà di ripristinare la continuità della fascia muscolare, la cui apertura ha determinato la fuoriuscita dell’ernia – chiarisce il dottor Rosso -. Interverremo con una rete di ultima generazione per un miglioramento della qualità di vita del paziente. Il laparocele causa una modifica del profilo costituzionale del malato e ne condiziona i movimenti. Non va sottovalutato, inoltre, il rischio di chiusura del tratto intestinale e la sua possibile resezione chirurgica”.
La scelta di eseguire l’intervento nelle due realtà ospedaliere ha un obiettivo didattico. “Eseguiremo passaggi diversi tecnicamente, per l’ordine delle procedure e per l’utilizzo degli strumenti – chiarisce la dottoressa Francesca Guerini, componente insieme al dottor Enea Bondioli e al dottor Angelo Gardinazzi dell’équipe chirurgica guidata dal dott. Rosso -. Attraverso il parallelismo sarà possibile per l’osservatore notare le differenze e quindi focalizzare l’attenzione sui vari passaggi”.
L’intervento potrà essere seguito in diretta il 22 gennaio 2019 dalle ore 9.00 alle ore 11.00 (ora italiana) o in differita, inserendo le proprie credenziali sulla piattaforma Hernia U (www.herniau.com).