Ogni anno in italia oltre 6.000 casi di tumore provocati dall’hpv

Oncologi e Flavia Pennetta insieme: ‘il vaccino ti salva la vita’

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Roma, 5 febbraio 2018 – “Ogni venti secondi, nel mondo, un bambino muore per malattie per cui esiste un vaccino. E in Italia ogni anno, oltre 6mila uomini e donne vengono colpiti da un tumore provocato dal Papillomavirus. Se ami tuo figlio, lo vaccini”. E’ questo il messaggio che la grande tennista Flavia Pennetta lancia nello spot dell’AIOM, la Società Scientifica degli oncologi medici italiani, e che fa parte di una nuova campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione per prevenire gravi malattie tra cui i tumori da Papillomavirus umano (HPV).  “Dobbiamo promuovere una maggiore cultura: più dell’8% di tutte le forme di cancro è riconducibile a virus e altri patogeni tra cui l’HPV – afferma il dott. Giordano Beretta, Presidente Eletto AIOM -. Si calcola che tre donne sessualmente attive su quattro contraggano il virus nel corso della vita. In Italia, la vaccinazione anti-Papillomavirus è gratuita per le 11enni fin dal 2007. Non solo le donne contraggono l’infezione: numerose patologie e tumori si registrano anche nell’uomo. Per questo, dal 2017 la vaccinazione anti HPV è offerta indistintamente a ragazze e ragazzi. Tuttavia, i dati rivelano livelli di adesione alla vaccinazione ancora lontani dall’obiettivo del 95% prefissato dal Ministero della Salute. Appena il 56% delle giovani nate nel 2003, il 72% delle nate nel 2000 e il 70% delle nate nel 1997 si sono regolarmente vaccinate. Stiamo dunque assistendo ad una preoccupante sottovalutazione di un’arma di prevenzione che invece potrebbe risparmiare ogni anno la sofferenza legata alla diagnosi di migliaia di tumori e altre patologie. In Italia il cancro alla cervice uterina, per esempio, viene diagnosticato ogni anno a circa 2.300 donne; oltre un migliaio sono i casi di tumore del distretto testa-collo, 300 le neoplasie alla vulva, 250 quelle del pene, oltre 260 quelle dell’ano, e più di 150 quelle della vagina. Con questa iniziativa vogliamo far capire agli italiani quanto sia importante avere a disposizione un’arma come il vaccino anti-Papillomavirus. Anche la vaccinazione contro l’epatite B riveste un ruolo importante nel prevenire l’insorgenza dell’epatocarcinoma, circa 13.000 casi nel 2017, con oltre 9.000 decessi. Vaccinarsi, contro le patologie per cui sia disponibile un vaccino, dovrebbe essere considerato uno stile di vita sano e anticancro esattamente come non fumare, limitare il consumo di alcol, mangiare tutti i giorni frutta o verdura o praticare regolarmente attività fisica. AIOM si sente quindi in dovere di promuovere la cultura delle vaccinazioni come tutela della salute pubblica e del benessere individuale”.

La campagna dell’AIOM gode del sostegno della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), della Societa’ Italiana Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SITI) e della Fondazione AIOM.

TUMORI: IL 63% DELLE ITALIANE SCONFIGGE LA MALATTIA

Carcinoma del polmone sempre più rosa: +34 di casi in 13 anni

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Roma, 21 aprile 2017 – Nel 2016 i tumori hanno colpito 176.200 italiane e oggi 1 milione e 700mila donne vivono dopo la diagnosi. Le percentuali di guarigione sono in costante aumento, infatti il 63% delle italiane colpite può affermare di aver sconfitto la malattia. E in una delle neoplasie femminili più frequenti, quella del seno, questi tassi raggiungono l’85%. L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) aderisce alla “Seconda Giornata Nazionale della Salute della Donna” promossa dal Ministero della Salute e in programma domani. “Oggi abbiamo a disposizione armi efficaci per affrontare la malattia ma è essenziale migliorare l’adesione agli screening anti-cancro – spiega il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. Nel 2015 sono state invitate circa 1 milione e 728 mila italiane a eseguire la mammografia, fondamentale per individuare il tumore del seno in fase precoce, ma solo il 55% ha aderito. Preoccupa in particolare la differenza fra Nord (63%), Centro (56%) e Sud (36%). Ancora insufficiente anche l’adesione al Pap-test per l’individuazione del tumore della cervice uterina, uno dei più frequenti nelle giovani donne (under 50), al 5° posto con 2.300 nuove diagnosi stimate nel 2016 in Italia”. Nel 2015 sono state invitate a eseguire l’esame poco più di 1 milione e 624mila donne, ma ha aderito solo il 39,8%. Per la prima volta dal triennio 2008-2010 l’adesione è scesa, seppure di poco, sotto il 40%. Alcuni programmi di screening hanno sostituito il Pap-test con il test HPV (Human Papilloma Virus) a seguito della pubblicazione delle raccomandazioni del Ministero della Salute nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012. Numerosi studi infatti hanno evidenziato una maggiore sensibilità  del test HPV nell’individuazione di lesioni tumorali rispetto al Pap-test. “Il nostro Paese, primo in Europa insieme all’Olanda, ha deciso di innovare questo programma di prevenzione dando indicazione ai decisori regionali di spostarsi verso l’HPV come test primario dello screening cervicale – continua il prof. Pinto -. È un cambiamento che sta progressivamente prendendo piede: nel 2015, 49 programmi di screening hanno utilizzato la ricerca del Dna di tipi ‘ad alto rischio’ di papillomavirus umano come test primario di screening. La proporzione di donne invitate allo screening con questo esame è ora del 16%, quasi doppia rispetto al 2012. L’adesione è stata del 50,1%, superiore a quella generale all’invito allo screening”. I tumori più frequenti nelle donne sono quello della mammella (30%), colon-retto (13%), polmone (6%), tiroide (5%) e corpo dell’utero (5%). “Il vizio del fumo è sempre più al femminile – conclude il prof. Pinto -. Anche se questa abitudine è più diffusa negli uomini (33%), va comunque evidenziato che, nel complesso, il 23% delle italiane è fumatore abituale. Un dato inquietante che indica la necessità di intraprendere azioni ad ampio spettro di contrasto al tabagismo. Infatti tra il 1999 e il 2011 l’incidenza del carcinoma del polmone è diminuita del 20,4% tra gli uomini, mentre è aumentata del 34% nelle donne”.