WALCE: UN LIBRO PER PAZIENTI ONCOLOGICI ASPIRANTI GENITORI

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Torino, 23 maggio 2018 – Mettere la medicina narrativa al servizio degli italiani che vogliono diventare genitori anche se colpiti dal cancro. “Il libro è incentrato sul tema della gravidanza e della maternità nonostante la malattia oncologica – afferma la Prof.ssa Silvia Novello, Presidente di WALCE – Ogni anno nel nostro Paese più 5.000 donne in età fertile ricevono una diagnosi di tumore. L’evento, già di per sé traumatico, va quindi ad aggiungersi, per molte di loro, allo sconfortante pensiero di dover dire addio alla maternità. Anche se le cure sono sempre meno invasive alcuni trattamenti chemio e radioterapici possono determinare ricadute negative sulla fertilità. Ma dobbiamo ricordare che sottoporsi ad alcune terapie non comporta l’assoluta impossibilità di concepimento di un figlio. Vogliamo quindi, con questa nostra pubblicazione, aiutare a debellare alcuni luoghi comuni e fornire un utile strumento informativo e di supporto agli aspiranti genitori”.

Un Giorno Saprai è basato sull’adattamento di quattro storie realmente accadute che sono state trasformate in coinvolgenti racconti illustrati. Contiene poi un’appendice con approfondimenti medici e normativi sui temi della fertilità, della procreazione e dell’adozione in caso di malattia oncologica, a cura di medici e avvocati che collaborano con WALCE Onlus
“Sara, Sofia, Chiara e Manuela sono donne vere che hanno creduto nella forza della maternità nonostante la presenza, diretta o indiretta, del tumore nella propria vita – spiega l’autrice Manuela Jael Procaccia – Il libro raccoglie storie di donne e uomini che con coraggio hanno lottato per essere genitori, guardando oltre la malattia. Ognuno dei racconti offre un doppio punto di vista, quello della donna/mamma che ha scelto la genitorialità e quello del medico che l’ha affiancata in questo percorso e progetto di vita.”
“Un Giorno Saprai parla della vita che cambia e si rinnova anche di fronte a ostacoli e avversità e dell’incontro tra medici e donne vere e straordinarie. – aggiunge Patrizia Zerbi, editore e direttore editoriale Carthusia Edizioni – Storie di grande coraggio che raccntano come la vita continui anche attraverso la malattia, storie vere alle quali l’autrice ha dato grande forza narrativa e la brava illustratrice Monica Zani ha dato volto e forma con forti illustrazioni evocative”.
Solo nel 2017 il cancro ha fatto registrare nel nostro Paese oltre 369.000 nuovi casi. I tumori più “giovanili” e che colpiscono maggiormente gli under 50 sono, per gli uomini, testicolo, melanoma e il linfoma non-Hodgkin. Tra le donne, di pari età, invece le neoplasie più frequenti sono seno, tiroide e melanoma. “Si calcola che più del 60% dei pazienti riesce a sconfiggere la malattia e in totale siano oltre 3 milioni gli italiani che vivono con una diagnosi di tumore – sottolinea la prof.ssa Novello -. Siamo di fronte a numeri importanti e inimmaginabili solo 20 anni fa. Dimostrano in modo inequivocabile la grande efficienza che hanno raggiunto le cure oncologiche. Tuttavia molta strada resta ancora da percorrere soprattutto per quanto riguarda il trattamento di alcune neoplasie per le quali le percentuali di sopravvivenza restano basse. Una delle nuove sfide che vanno affrontate dal sistema sanitario nazionale riguarda l’assistenza alla persona dopo la malattia. In questo ambito rientra anche la tutela della fertilità. È fondamentale far conoscere per tempo a donne e uomini i possibili effetti negativi delle terapie sull’apparato riproduttore. Per questo abbiamo deciso di promuovere la pubblicazione e distribuzione del volume Un Giorno Saprai. Anche attraverso questi media tradizionali è possibile incrementare la consapevolezza degli italiani su un diritto importantissimo come quello di diventare genitori anche dopo il cancro”.

Il libro è scritto da Manuela Jael Procaccia e illustrato da Monica Zani, affermata illustratrice

 

Video intervista alla Prof.ssa Silvia Novello, Presidente di WALCE: Guarda

 

 

 

Tumori: In Sardegna 70.349 persone vivono dopo la diagnosi

Si può Vincere Cagliari

Cagliari, 21 aprile 2016 –   Oggi terapie sempre più efficaci, come l’immuno-oncologia, permettono di sconfiggere la malattia o di allungare in maniera significativa la sopravvivenza a lungo termine, come evidenziato nel libro “Si può vincere” realizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) che raccoglie le testimonianze dei pazienti che si sono lasciati il cancro alle spalle. Il volume è presentato oggi a Cagliari, la terza tappa di un tour nazionale di 10 incontri con il coinvolgimento dei cittadini, delle Istituzioni e delle associazioni dei pazienti. “Oggi non si può più parlare di male incurabile – spiega il dott. Daniele Farci, oncologo all’Ospedale Businco di Cagliari e membro del Consiglio Direttivo nazionale AIOM -. In Italia più di 3 milioni di persone vivono con la diagnosi di tumore. In sei pazienti su dieci la malattia è stata individuata da almeno 5 anni, per cui possono essere considerati guariti. Ma nella Regione è fondamentale aumentare l’adesione ai programmi di screening”. Nel biennio 2011-2012 solo il 46,4% delle donne residenti nell’isola ha eseguito una mammografia rispetto a una media nazionale pari al 60,9%. Migliore invece la risposta agli altri due test raccomandati, anche in rapporto alla media nazionale. Circa il 45% ha aderito all’invito a sottoporsi al Pap-Test (41% Italia) per la diagnosi tempestiva del tumore del collo dell’utero. E il 50,3% dei sardi ha eseguito il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare il cancro del colon-retto (47,1% Italia). I principali ‘big killer’ (tumore del seno, polmone, prostata, colon-retto, stomaco) hanno fatto registrare nel 2015 nella Regione 5.230 nuovi casi. “La sfida è intervenire contro il tumore in una fase iniziale. Questo risultato può essere raggiunto con le analisi genetiche e molecolari, perché alla radice di ogni neoplasia vi sono alterazioni in uno o più geni – sottolinea il prof. Giuseppe Palmieri, Responsabile dell’Unità di Genetica dei Tumori dell’Istituto di Chimica Biomolecolare-CNR di Sassari -. Attraverso test condotti sulla popolazione della Sardegna sono stati individuati fattori di rischio (età, numero e distribuzione dei tumori in famiglia) in grado di predire in maniera significativa la presenza di mutazioni genetiche predisponenti al cancro del seno e del colon-retto. Abbiamo anche dimostrato che queste alterazioni sono associate a un aumentato rischio di sviluppare non solo queste due neoplasie, ma anche diversi altri tipi di tumori”. “La storia naturale di alcune patologie oncologiche è radicalmente cambiata proprio grazie alle nuove conoscenze biologiche, alla capillare diffusione degli esami di screening e ai trattamenti innovativi mirati – continua il dott. Farci -. L’impatto, non solo economico, dei tumori è in costante crescita perché legato al progressivo invecchiamento della popolazione. Per ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili è fondamentale indagare quali aspetti del sistema sanitario non corrispondano a rigidi criteri di efficacia ed efficienza: strutture, ospedali, enti che potrebbero essere gestiti al meglio per potenziare la qualità dei servizi”.