Nasce SIDeMaST Tv, il canale ufficiale della dermatologia italiana

Il presidente Calzavara-Pinton: “On line solo informazioni scientificamente corrette spiegate con un linguaggio semplice, per informare e sensibilizzare il pubblico e per contrastare tutte le fake news sulla pelle”

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Milano, 8 aprile 2019 – Uno spot spiega che la nostra pelle è l’organo più esteso dell’organismo umano, il nostro confine con il resto del mondo e per questo costantemente sotto tiro per l’aggressione di agenti fisici, chimici e infettivi. E tra questi pericolosi agenti c’è anche l’esposizione al sole. Tutte le informazioni su come conservare al meglio la nostra pelle e curarne le malattie sono contenute nel primo canale YouTube della dermatologia italiana. È infatti attivo da oggi SIDeMaST TV: il canale YouTube della Società Italiana di Dermatologia. “L’obiettivo della nostra Società scientifica, la più antica del settore (fondata nel 1885), è quello di utilizzare nuove forme di comunicazione per raggiungere fasce sempre più ampie di popolazione – spiega Piergiacomo Calzavara-Pinton, Presidente di SIDeMaST e Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università di Brescia -. Mai come oggi è necessario diffondere una corretta conoscenza sulle patologie che interessano la pelle, oltre 3.000, con un linguaggio comprensibile a tutti ma scientificamente ineccepibile. Consideriamo che almeno una volta nella vita ciascuno ha bisogno di rivolgersi a un dermatologo: è quindi fondamentale avere indicazioni adeguate sul riconoscimento delle malattie cutanee per non sottovalutare i segnali”. Se la maggior parte delle patologie della pelle è benigna (ma tuttavia può comunque condizionare negativamente la qualità della vita dei pazienti), in alcuni casi possono causare inabilità e gravissima sofferenza fisica e psicologica ed in altri avere una prognosi negativa se trascurate. “Ad esempio – continua il prof. Calzavara Pinton – va informata la popolazione sui rischi dell’esposizione sconsiderata al sole e l’aumento dei casi di melanoma e degli altri tumori cutanei che, se non scoperti in fase precoce, possono comportare il rischio di morte. È importante, perciò, potenziare la conoscenza e diffondere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce”. Nel campo delle malattie infiammatorie ci proponiamo invece di sensibilizzare i pazienti sulla disponibilità di nuove cure che hanno rivoluzionato la prognosi di malattie molto diffuse come psoriasi e dermatite atopica.
Infine, bisogna verificare le informazioni che viaggiano ora sul web, spesso sbagliate e “maliziose” (fake news) e quindi dare all’ utente una fonte controllata.
SIDeMaST TV dà voce alla figura più accreditata: il dermatologo. Sul canale YouTube andranno in onda interviste agli esperti sull’importanza del ruolo del dermatologo, commenti a fatti di cronaca, appelli alle istituzioni, ‘pillole’ sulle principali malattie cutanee, con consigli e istruzioni pratiche per agire in modo corretto. E reportage dal XXIV Congresso Mondiale di Dermatologia, che quest’anno, dopo oltre 40 anni, si svolgerà in Italia. Dal 10 al 15 giugno prossimo a Milano, al MICo, SIDeMaST sarà protagonista dell’appuntamento più importante dell’anno, con oltre 15.000 delegati provenienti da tutto il mondo.
Il link al canale è: www.youtube.com/channel/UCNgQoprGK8dlgG2JeiH1jrg

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Tumori della pelle: la microscopia confocale è la nuova frontiera per biopsie virtuali non invasive

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Roma, 18 ottobre 2018 – Una biopsia virtuale per identificare il tumore in tempo reale, senza aspettare i tempi dell’istologia: ecco quanto promette la microscopia confocale. A discuterne le possibili applicazioni innovative, gli esperti riuniti a Roma nel primo meeting mondiale su questo argomento. “La scelta di tenere questo congresso in Italia è dovuta al fatto che il nostro Paese ha un ruolo centrale nella diagnostica non invasiva, lo ha sempre avuto e continua ad averlo. E anche nella microscopia confocale l’Italia gioca un ruolo di leadership” spiega Marco Ardigò, Ricercatore dell’Istituto San Gallicano, e Presidente del Congresso insieme a Giovanni Pellacani, Preside della Facoltà di Medicina di Modena e co-presidente del 24° Congresso Mondiale di Dermatologia che si terrà a Milano dal 10 al 15 giugno 2019. “L’Italia è uno dei paesi in cui la microscopia confocale è più diffusa, ciononostante ancora non tutti i medici ne conoscono i vantaggi e le applicazioni potenziali” commenta Ardigò. “La microscopia confocale in vivo è una tecnica di imaging cutaneo in grado di fornire una sorta di biopsia virtuale, che può essere utilizzata per approfondire diagnosi in tempo reale, in modo non invasivo e con risultati affidabili, potenzialmente in gran parte dei processi tumorali ed infiammatori della cute” spiega Ardigò.
“L’impiego della microscopia confocale ex vivo (eseguita su tessuto asportato) permette di poter anticipare i tempi delle analisi istologiche standard, che richiedono circa una decina di giorni. La specificità, cioè la capacità di escludere la presenza della malattia, di questo metodo è particolarmente elevata. Quindi questa nuova metodica consentirebbe di intervenire solo se necessario e non in via preventiva in caso di sospetto, di risparmiare i tessuti sani peri-neoplastici, di eliminare tutto il tessuto malato senza dover rimandare a un secondo intervento nel caso l’esito della biopsia risultasse poi positivo”.

La microscopia confocale in vivo permette una maggior confidenza diagnostica, possibilità di monitoraggio clinico e terapeutico e un atteggiamento chirurgico più conservativo e garante della eradicazione della neoplasia. Ha come principale indicazione quella dello studio dei tumori cutanei quindi melanomi e carcinomi cutanei. Questa nuova metodica permette in tempo reale di togliere il tumore un pezzo alla volta e di vedere e capire contestualmente all’intervento se il tumore è stato tolto tutto, risparmiando così tessuto peri-neoplastico sano. Inoltre consente al medico di togliere un minor numero di nei: in passato, soprattutto in epoca pre-dermoscopica, un neo modificato, per prudenza, veniva tolto con pochi indugi (alcuni pazienti arrivano a togliere anche decine di nei nell’arco della vita).
“La microscopia confocale viene anche impiegata nelle patologie infiammatorie della pelle – aggiunge il prof. Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente SIDeMaST – per aumentare la confidenza della diagnosi clinica e/o per monitorare se il paziente sta rispondendo correttamente ai trattamenti e per intervenire tempestivamente, se necessario, a modificare le terapie in corso. Si tratta infatti di un esame innocuo e non invasivo, che può essere ripetuto tutte le volte che si desidera.”
IL FUTURO. L’uso della metodica confocale in vivo potrebbe essere esteso anche ad altri tessuti, come il cavo orale e le mucose genitali, sedi particolarmente sensibili a causa della difficoltà interpretative delle lesioni, spesso simili tra loro e quindi difficili da riconoscere senza una biopsia, e per le conseguenze sulle terapie chirurgiche e mediche. Quest’ultime e i prelievi bioptici in queste aree hanno infatti un particolare impatto sul paziente, in termini di esito cicatriziale, dolore, sconforto e paura.
“È in corso di realizzazione” spiega Ardigò “un’ottica adatta a raggiungere parti della mucosa del cavo orale di difficile raggiungimento con le ottiche attuali in modo tale da permettere di studiare neoplasie della mucosa, malattie infiammatorie o una lesione che potrebbe diventare un carcinoma. La possibilità di definire le dimensioni dell’area di mucosa alterata è molto importante per poter limitare il tessuto da asportare in una sede così delicata come la bocca. Stesso discorso per le mucose genitali. Per la dermatologia dunque la diagnostica non invasiva può essere una disciplina chiave, perché la cute, in quanto superficiale e accessibile, è un organo che può essere facilmente analizzato. Il futuro è rappresentato dalla possibilità di impiego della microscopia confocale ex-vivo, cioè su tessuti prelevati durante un intervento chirurgico, per analizzarli immediatamente dopo una breve e semplice preparazione, al fine di consentire il massimo risparmio in termini di tempo e ottimizzare le asportazioni, risparmiando inoltre tessuto sano peri-tumorale”.
I benefici sono evidenti. Si pensi per esempio al tumore del cervello: a differenza di altri tessuti, infatti, come quello del fegato, il tessuto cerebrale non si può rigenerare, quindi è fondamentale evitare di asportare tessuto sano.
L’applicazione al carcinoma della mammella permetterebbe di contenere il tessuto asportato e quindi di poter sottoporre la paziente a una chirurgia ricostruttiva meno complessa e/o più soddisfacente. Nel tumore della prostata, con l’analisi in tempo reale del tessuto, si potrebbe dare una diagnosi immediata al paziente e la relativa estensione dell’interessamento neoplastico della ghiandola prostatica. Al di là di questi esempi la microscopia confocale potrebbe essere applicata a ogni tipo di tumore. La sua combinazione con l’esame istologico, inoltre, consentirebbe di avere informazioni più approfondite sulla patologia rispetto alla sola biopsia standard. Tutto questo potrebbe avvenire in un futuro molto vicino.
Attualmente la microscopia confocale viene utilizzata di routine in centri che hanno competenze specifiche, ma ci si auspica che un numero sempre maggiore di specialisti ne apprezzino le potenzialità e si avvicinino a questa metodica.
Va precisato che questa tecnologia è complessa non tanto nell’esecuzione ma nella interpretazione delle immagini, in modo paragonabile alla istologica: lo scopo del congresso è proprio questo, diffondere le competenze e le esperienze, oltre che uniformare la sua applicazione.