Una piattaforma per trovare informazioni sulle sperimentazioni
Roma, 27 marzo 2019 – Un portale che aiuta i pazienti e medici di accedere a informazioni su tutti gli studi clinici in corso, in Italia e nel mondo, condotti da Bristol-Myers Squibb in ambito oncologico, cardiovascolare e autoimmune, aree terapeutiche in cui è attiva la ricerca dell’azienda. Inoltre, il sito permette di accedere, per queste stesse aree terapeutiche, alle informazioni sulle sperimentazioni in corso di altre aziende, tramite un link diretto a clinicaltrials.gov, fonte disponibile pubblicamente. Si chiama Study Connect ed è ora disponibile anche nella versione italiana (www.bmsstudyconnect.com/it). “Oltre 150 studi clinici in 50 Paesi, con la partecipazione di più di 50mila pazienti – afferma Emma Charles, General Manager Bristol-Myers Squibb Italia -. Sono i numeri delle sperimentazioni in corso sulle molecole sviluppate da Bristol-Myers Squibb, che testimoniano l’impegno dell’azienda verso le persone colpite da patologie gravi. I pazienti chiedono sempre più fonti certificate e questo progetto è totalmente centrato sulle loro esigenze. Oggi, con Study Connect, è disponibile on line una ‘bussola’ per orientarsi, un portale in cui i pazienti, i loro familiari e i medici possono ottenere informazioni sullo svolgimento e partecipazione agli studi clinici. Study Connect è un progetto mondiale di Bristol-Myers Squibb e vuole aiutare i pazienti ed i medici a trovare la sperimentazione più adatta alla specifica situazione clinica. Il nostro obiettivo è offrire informazioni trasparenti e pertinenti, che indirizzino i malati ad assumere decisioni consapevoli, grazie anche alla condivisione delle esperienze. Study Connect permette infatti di sostenerli prima e durante uno studio clinico”. Le sperimentazioni (di fase I, II e III) contenute in Study Connect vanno dai tumori del sangue alle neoplasie solide (ad esempio del polmone, pancreas, testa-collo, urogenitali e gastrointestinali, melanoma), alle malattie cardiovascolari (insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e trombosi) e autoimmuni (artrite reumatoide e lupus). Come funziona Study Connect? “La principale caratteristica della piattaforma, che la differenzia da altre già esistenti, è innanzitutto la possibilità per il paziente di compilare un questionario rispondendo a domande sulla sua patologia – spiega Cristina Lupini, RCO S.E. Europe Unit Director, Bristol-Myers Squibb Italia -. Il sistema mostra quindi all’utente una lista di sperimentazioni cliniche, sia di BMS che di altre aziende – per queste ultime tramite un link diretto a clinicaltrials.gov – che potrebbero essere idonee alla sua condizione clinica, con i relativi centri partecipanti. Il paziente può selezionare una determinata sperimentazione, un centro in una specifica località e, qualora il centro clinico prescelto partecipi ad uno studio BMS e abbia aderito al servizio ‘Patient Referral’ della piattaforma, potrà compilare il modulo di registrazione. Dopo aver sottomesso il modulo di registrazione, le sue informazioni, incluso il questionario, sono inviate al referente del centro clinico, che può contattare il paziente per iniziare il processo di screening dello specifico studio attraverso la visita in ospedale”. “La pipeline di Bristol-Myers Squibb – spiega Cosimo Paga, Executive Country Medical Director, Bristol-Myers Squibb Italy – comprende molecole in tutte le fasi di sviluppo, dagli studi preclinici in modelli animali fino ad ampi studi clinici randomizzati di fase III. Il nostro impegno nella ricerca è quindi migliorare i positivi risultati già ottenuti con i farmaci che abbiamo reso disponibili, come ad esempio nell’immuno-oncologia, con un focus specifico riguardo i meccanismi di resistenza per superarli. Bristol-Myers Squibb è inoltre impegnata ad investire nella medicina di precisione, con l’obiettivo di fornire il farmaco ‘giusto’ al paziente ‘giusto’ nel tempo ‘giusto’. Un ulteriore aspetto riguarda l’importante impatto derivante dall’introduzione dell’immunoterapia, settore in cui la nostra azienda è leader, che ha determinato uno straordinario beneficio in termini di sopravvivenza, con una quota sempre maggiore di ‘lungosopravviventi’ a cui la nostra azienda sta lavorando per migliorarne la qualità di vita. In quest’ottica la nostra attenzione si traduce, ad esempio, in schedule che consentano una somministrazione ad intervalli più lunghi e in nuove formulazioni sottocute. Inoltre, stiamo sviluppando la possibilità di nuove formulazioni che consentano la somministrazione simultanea di terapie combinate e, infine, servizi per la cura al domicilio. Infine l’impegno dell’azienda a favore dei pazienti è inoltre testimoniato dagli ampi programmi di accesso allargato (Expanded Access Program, EAP) realizzati nel nostro Paese negli ultimi 3 anni. In Italia abbiamo fornito farmaci per circa 3.000 pazienti con diverse forme di tumore, in particolare carcinoma del polmone, del rene, melanoma e linfoma di Hodgkin. In questo modo, si è fornita la possibilità di accesso in tempi rapidi a terapie efficaci e già approvate negli Stati Uniti e in Europa, prima della conclusione dell’iter di rimborsabilità in Italia”.