NASCE AIOS, L’ASSOCIAZIONE PER SALVAGUARDARE LA VISTA DEI GIOVANI

Due milioni di bambini e adolescenti soffrono di strabismo e ambliopia (occhio pigro), ma solo mezzo milione ricorre allo specialista.

ScreenHunter 9500

 

 

 

 

 

 

Oltre un milione e mezzo di giovani ignora di essere portatore di una patologia visiva e sfugge alla diagnosi precoce col rischio di provocare danni irreversibili al proprio sistema oculare. Una situazione che non ha senso di esistere perché con un semplice screening si possono individuare anomalie e impostare un trattamento adeguato. Proprio con l’obiettivo di diffondere una nuova cultura della prevenzione e dell’attenzione alla propria vista nasce AIOS (Associazione Italiana Occhi e Sport) organizzazione no profit – unica nel suo genere a livello mondiale – che viene presentata oggi a Torino in occasione della prima edizione del Convegno Nazionale Ofta to Date, che riunisce al Centro Congressi Unione Industriale, 200 esperti provenienti da tutta la Penisola. “AIOS nasce da una consapevolezza: si deve intervenire fin dalla più giovane età per creare attenzione e difendere i propri occhi – sottolinea la presidente Maria Elisa Scarale, Medico Oculista del gruppo CLK microchirurgia e diagnostica oculare, oculistica ufficiale della Juventus F.C. -. Abbiamo deciso di concentrarci soprattutto fra i giovani atleti e sul legame fra occhi e sport”. Non a caso fra i soci fondatori oltre alla Scarale, Mauro Boldrini, Francesco Dal Piaz, Massimo Tonicello, l’ex allenatore della Juventus Max Allegri. E proprio i settori giovani dei bianconeri e quelli dell’Inter saranno i primi coinvolti nell’attività di AIOS. “Abbiamo stipulato accordi con questi due grandi Club – aggiunge la presidente – che ci permetteranno di effettuare screening e visite fra i ragazzi e i giovani calciatori. Il progetto inizierà a novembre per proseguire nei mesi successivi. Ma ci auguriamo di sensibilizzare altre squadre nazionali e locali per estenderci il più possibile e raggiungere un numero sempre più rilevante di adolescenti. Quando si pratica una disciplina vengono coinvolte molte funzioni visive: non basta infatti vedere bene, è indispensabile tenere in considerazione quella che viene chiamata percezione visiva che comprende diverse abilità quali, ad esempio, un buon campo visivo, la percezione delle forme e dei colori, la valutazione delle distanze, il coordinamento della postura e l’ottimizzazione dell’equilibrio. La funzione visiva – spiega la presidente – rappresenta circa l’80% delle informazioni sensoriali che il cervello elabora, molto più degli altri sistemi. E per chi fa sport assume una grande importanza dalla quale possono dipendere anche le prestazioni. Il nostro obiettivo, quindi, è promuovere prevenzione e diagnosi precoce fra i ragazzi e contribuire a migliorare le performance fra chi pratica sport a tutti i livelli attraverso il miglior utilizzo del proprio sistema visivo”. “Si tratta di un obiettivo particolarmente importante – sottolinea Max Allegri – per noi allenatori è rilevante correggere eventuali danni agli occhi, che possono compromettere i risultati, non solo nel calcio. Ho deciso di aderire ad AIOS, come attività collegata al progetto Allenatore alleato di salute, che dal 2016 viene promosso dalla Fondazione Insieme Contro il cancro, con il coinvolgimento del Ministero della salute. Proprio perché, anche come padre, ritengo necessaria questa continua attenzione verso lo stato di salute in questa fascia di età”.
“Il sistema visivo, fra l’altro – sottolinea Mauro Boldrini, giornalista scientifico – spesso permette di individuare anche altre patologie: non a caso AIOS ha costituito un comitato scientifico di altissimo livello che coinvolge esperti di diverse discipline come l’oncologo, il cardiologo, l’ortopedico, il pediatra, il medico sportivo, il medico di famiglia”.
A tenere a battesimo l’Associazione, 200 esperti tra medici oftalmologi, ortottisti, medici e infermieri di medicina generale riuniti al Cinema Lux di Torino per la prima edizione di Ofta to Date, dalla presidente Scarale in collaborazione con il centro CLK. L’oftalmologia è una disciplina in costante evoluzione che non richiede solamente continui aggiornamenti, ma, proprio per la sua multidisciplinarietà, anche un confronto sempre aperto fra gli specialisti. È proprio questa l’impostazione scelta: non solo un seminario in senso classico, ma la possibilità di interagire sui diversi aspetti della disciplina. Fra i temi discussi, la chirurgia refrattaria e della cataratta, le maculopatie, e le malattie retiniche fino al ringiovanimento dello sguardo del viso. L’obiettivo è rendere Ofta to Date un appuntamento fisso nel calendario nazionale per tutti gli specialisti del settore.

 

Sbarca in Europa la campagna ‘Allenatore Alleato di Salute’

Presentata oggi al Parlamento Europeo di Bruxelles dal Presidente Antonio Tajani

PHOTO-2018-07-11-11-05-05 (3)

Bruxelles, 11 luglio 2018 – Il 29% degli adolescenti e giovani europei fuma regolarmente. Uno su quattro è sedentario e non pratica mai attività fisica o uno sport. E solo il 14% consuma regolarmente tutti i giorni le cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate dagli esperti. In Paesi come Italia e Spagna, il 34% degli 11enni è in sovrappeso e tra i giovani d’età compresa tra i 15 e i 24 anni il tasso di obesità è addirittura del 5%. Comportamenti preoccupanti che, come ormai ha dimostrato la scienza, sono responsabili dell’insorgenza del 40% di tutti i casi tumori da adulti e di numerose altre gravi malattie. Per combattere questi scorretti stili di vita, sbarca anche in Europa la campagna “Allenatore, Alleato di Salute”, promossa dalla Fondazione “Insieme contro il Cancro”. Partita in Italia nel 2016 l’iniziativa è stata presentata oggi al Parlamento Europeo di Bruxelles dal Presidente Antonio Tajani, dall’ambasciatore ufficiale della campagna, il mister Massimiliano Allegri, dal presidente della Fondazione Francesco Cognetti e dal direttore della comunicazione Mauro Boldrini. “Si tratta del primo progetto al mondo che intende sensibilizzare e valorizzare il ruolo di un a figura molto ascoltata dagli adolescenti: l’allenatore sportivo – ha sottolineato il Presidente Tajani – e si pone l’obiettivo di sensibilizzare i giovanissimi sulla necessità di crescere in salute, lontano dal fumo, dalla sedentarietà dall’eccessivo consumo di alcol, dall’abbandono della dieta mediterranea. Da tempo, il Parlamento europeo è impegnato su questi fronti, favorendo i corretti stili di vita a tutte le età: ho molto apprezzato questa campagna perché rappresenta un modello vincente ed è doveroso che il Parlamento europeo dia il suo appoggio all’iniziativa”. Un sondaggio, svolto su oltre 25mila adolescenti italiani, ha evidenziato come il 36% dei teenager chieda regolarmente al proprio coach consigli sul benessere e salute. Il mister viene interpellato più frequentemente dei genitori (32%) o dell’insegnante (12%). Da qui l’esigenza di alfabetizzare i “mister” affinché possano rispondere correttamente ai quesiti dei loro atleti. “Con Allenatore Alleato di Salute vogliamo favorire in tutta Europa una nuova cultura della prevenzione oncologica primaria che deve iniziare da giovanissimi – ha affermato il prof. Francesco Cognetti, Presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro -. Chiediamo quindi alle Istituzioni nazionali e comunitarie di sostenerci in questo progetto rivolto alla salvaguardia della salute di tutti. Il cancro colpisce ogni anno oltre 2,6 milioni di cittadini dell’Unione Europea. Negli ultimi anni, la mortalità per cancro si è ridotta di più del 30% grazie ai nuovi progressi della diagnostica molecolare, della medicina personalizzata ed al prepotente avvento della nuova immunoterapia. E’ prevedibile, quindi, che nei prossimi anni si registri un costante e significativo aumento delle persone che hanno affrontato un tumore che, solo in Italia, ammontano quest’anno a circa 3 milioni e mezzo. Il carico di malattia sta diventando quindi importante e diventa difficile garantire la sostenibilità sia per i governi che per i cittadini. Uno studio recentissimo, ha dimostrato che numerosi pazienti sono affetti da cosiddetta ‘tossicità finanziaria’ dovuta ai costi diretti ed indiretti della malattia, col rischio di andare in bancarotta e aumentare il loro rischio di morte. Proprio in Europa, indagini che hanno coinvolto circa 4.000 pazienti hanno dimostrato una relazione tra difficoltà finanziaria e risultati clinici. Non vanno, infine, sottovalutati gli aspetti relativi al difficile accesso ai farmaci innovativi in diversi Paesi europei e i problemi legati alla protezione sociale, lavorativa e di riabilitazione dei pazienti sopravvissuti al cancro. Anche per questo dobbiamo insistere sulla prevenzione primaria: ‘Allenatore Alleato di Salute’ è una campagna estremamente innovativa perché è in grado di sfruttare il rapporto di fiducia tra il coach e i suoi giovani atleti. Partito in Italia può diventare un esempio virtuoso per gli altri Stati membri dell’UE e ci auguriamo che oltre al Presidente del Parlamento europeo, anche i governi e le Istituzioni del calcio (UEFA e FIFA) lo facciano proprio”. Il Presidente Tajani ha conferito a Massimiliano Allegri il ruolo di ambasciatore del progetto. Il mister della Juventus, dal 2016 è il testimonial prima in Italia e adesso in tutta Europa. “E’ un piacere e un onore per me trovarmi nella sede della più importante e prestigiosa Istituzione europea per presentare una campagna a cui tengo particolarmente – ha sottolineato il tecnico livornese -. Da uomo di sport e da genitore, sono pienamente consapevole di come gli adolescenti siano alla costante ricerca di nuovi punti di riferimento. Un allenatore lavora a stretto contatto con i giovani e viene visto come una persona adulta e autorevole che sa infondere fiducia e con la quale è possibile confidarsi. Possiamo quindi intervenire insistendo perché i giovani seguano corretti stili di vita, in primo luogo lottando contro il fumo, l’eccessivo consumo di alcol e l’abbandono della dieta mediterranea. Bisogna aggiornare le nostre conoscenze e soprattutto prendere coscienza del ruolo importante e delicato che ci viene attribuito”.
Allenatore Alleato di Salute è un’iniziativa che gode del sostegno del Ministero della Salute, del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), della Federazione Italiana Gioco calcio (FIGC), dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC) e della Federazione italiana Pallacanestro (FIP). “Il progetto, partito in Italia nel 2016, ha già realizzato numerose attività – ha spiegatoMauro Boldrini, direttore della comunicazione di Insieme contro il cancro -. In primo luogo, abbiamo prodotto quattro opuscoli contro il fumo, l’eccessivo consumo alcol, la sedentarietà e uno per la valorizzazione della dieta mediterranea, già distribuito a decine di migliaia di ragazzi. E’ stato quindi avviato un corso di formazione che, grazie alla preziosa collaborazione con l’AIAC (Associazione italiana allenatori di Calcio) ci ha permesso di raggiungere gli allenatori delle squadre giovanili. Abbiamo inoltre anche prodotto dei video sui corretti stili di vita con protagonisti Max Allegri e sua figlia Valentina diffusi sui social. E’ disponibile on line il sito www.allenatoredisalute.eu e sta per partire anche una app con il Campionato della Salute per coinvolgere coach e giovani atleti”. Lo sport è un naturale alleato della nostra salute e interessa direttamente o indirettamente davvero un gran numero di persone. Si calcola che solo in Europa siano oltre 62 milioni gli uomini e le donne che giocano a calcio a livello agonistico. Per questo abbiamo deciso di puntare per questa campagna sugli allenatori dello sport più seguito e amato nel mondo”. “Non vogliamo assolutamente sostituirci ai medici ma è nostro dovere dare un piccolo aiuto – ha aggiuntoMassimiliano Allegri -. La lotta al cancro deve coinvolgere tutti e la necessità della prevenzione come vera arma vincente deve diventare un imperativo categorico per ognuno di noi”. “Proprio per questo – ha concluso Tajani – invito altre personalità dello sport ad unirsi a Massimiliano Allegri, seguendo il suo esempio a favore della salute dei nostri giovani. E con lui tutti – Istituzioni, medici, testimonial, cittadini – dobbiamo fare di più, perché questa battaglia si può e si deve vincere”.

 

Oncologi: “Solo il 4,2% della spesa è destinato alla prevenzione”

CARMINE PINTO

 

 

 

 

 

Roma, 27 aprile 2017 – In Italia per la prevenzione si spendono 5 miliardi di euro (2014), pari al 4,22% della spesa sanitaria totale: il tetto programmato stabilito nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) invece è del 5%. Il 40% dei casi di tumore (146mila diagnosi ogni anno in Italia) potrebbe essere evitato grazie agli stili di vita sani, all’applicazione delle normative per il controllo dei cancerogeni ambientali, all’implementazione degli screening Gli oncologi chiedono alle Istituzioni un programma ed una regia unica nazionale contro il cancro, che garantiscano una strategia unitaria per combattere la malattia dalla prevenzione, alle terapie, alla riabilitazione, all’accompagnamento di fine vita, all’umanizzazione dell’assistenza,alla ricerca, in grado così di incidere a 360 gradi sull’impatto di questa patologia nel nostro Paese. L’appello è lanciato oggi dall’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) al Senato nel Rapporto sullo “Stato dell’oncologia in Italia 2017”. “Nel nostro Paese sono stati registrati 365.800 nuovi casi di tumore, circa 1.000 ogni giorno – afferma il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. I nostri obiettivi vanno in quattro direzioni: diminuzione dell’incidenza e della mortalità per cancro, miglioramento della qualità di vita dei pazienti e istituzione delle reti oncologiche regionali che oggi sono completamente attive solo in Piemonte, Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto e nella Provincia Autonoma di Trento. Le reti rappresentano il modello per garantire in tutto il nostro Paese l’accesso a diagnosi e cure appropriate e di qualità, per razionalizzare risorse, professionalità e tecnologie, e per arginare il fenomeno preoccupante delle migrazioni sanitarie: ogni anno infatti quasi un milione di italiani colpiti dal cancro è costretto a cambiare Regione per curarsi. Servono un programma ed una regia unitaria, elemento cardine del ‘Patto contro il cancro’ fra clinici e Istituzioni”. Il cancro rappresenta la patologia cronica su cui le campagne di prevenzione mostrano i maggiori benefici. “Ma serve più impegno in questa direzione – continua il prof. Pinto -. È stato dimostrato che, se la spesa in prevenzione raggiungesse il livello del 5% previsto dai LEA, l’incidenza della spesa sanitaria pubblica sul PIL scenderebbe dal 9,2% all’8,92%, con un risparmio di 7,6 miliardi di euro. Risorse che potrebbero essere utilizzate per migliorare l’accesso di tutti alle terapie innovative. Oggi infatti ad armi efficaci come la chemioterapia, la radioterapia e la chirurgia si sono aggiunte le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia, permettendo di migliorare la sopravvivenza e garantendo una buona qualità di vita. La nostra società scientifica da tempo realizza progetti di sensibilizzazione: quest’anno abbiamo lanciato il primo ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ con un motorhome che tocca 16 città per spiegare ai cittadini il nuovo corso della lotta ai tumori. Prosegue la seconda edizione di ‘Meglio Smettere’ con testimonial la campionessa di tennis Flavia Pennetta e l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri: l’obiettivo è far capire agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori tutti i danni provocati dal fumo di sigaretta. E promuoviamo ‘Non avere TUTimore’, campagna di sensibilizzazione sul carcinoma della vescica rivolta agli over 50”.

MR. ALELGRI “ALLENATORE DI SALUTE”. ONCOLOGI, PEDIATRI E COACH INSIEME PER INSEGNARE LA PREVENZIONE

FullSizeRenderLivorno, 15 giugno 2016 – Parte da Livorno il progetto Allenatore Alleato di Salute, il primo al mondo che vede uniti coach, pediatri e oncologi. L’obiettivo è coinvolgere i mister di tutta Italia in un nuovo ed efficace percorso di educazione agli stili di vita corretti fra gli adolescenti. Oggi allo stage Mr Allegri Jr Camp, organizzato dal coach Campione di Italia, è presente il prof. Francesco Cognetti, presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro, che spiega ad oltre 150 giovani calciatori le principali regole del benessere per essere campioni dentro e fuori dal campo. Secondo una recente ricerca, infatti, il 36% degli adolescenti chiede a mister consigli di prevenzione. “Siamo sempre più un punto di riferimento per i giovani atleti – afferma Massimiliano Allegri, “ambasciatore” del Ministero della Salute e del CONI per la campagna -. Dobbiamo imparare ad affrontare una nuova sfida: diventare ‘maestri di salute’. Per me è un onore e, al tempo stesso, una grande responsabilità avere questo ruolo. Anche insegnando le corrette norme del benessere ai ragazzi possiamo far crescere i campioni di domani. Sono orgoglioso di avere ospitato all’interno del mio stage annuale la prima lezione di questo nuovo progetto”. Allenatore, Alleato di Salute è promosso dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) e da Insieme contro il Cancro ed è realizzato con il supporto e il patrocinio del CONI e del Ministero della Salute. “I ragazzi hanno un estremo bisogno di imparare gli stili di vita sani – afferma il prof. Francesco Cognetti -. Il 13% dei teenager del nostro Paese fuma regolarmente, più del 10% beve troppi alcolici e il 20% dei 15enni è in sovrappeso. Si tratta di comportamenti molto pericolosi che aumentano il rischio di insorgenza del cancro e di altre patologie. La letteratura scientifica ha ampliamente dimostrato come la prevenzione primaria debba iniziare da giovanissimi. Gli oncologi italiani sono da molti anni impegnati in campagne educazionali rivolte ai più giovani. Da oggi in questa attività possiamo avere al nostro fianco un nuovo alleato, l’allenatore”. “Lo sport ha un ruolo educativo molto importante all’interno della società – sostiene il prof. Giovanni Corsello Presidente della SIP -. Il mister è visto come un adulto di cui ci si può fidare e per questo può svolgere un ruolo di primo piano nell’educazione del ragazzo. Soprattutto in una fase della vita molto complessa e delicata come l’adolescenza. Per questo abbiamo deciso di partecipare a questa campagna innovativa”. Nelle prossime settimane partirà un tour che porterà pediatri e oncologi ad incontrare i coach delle squadre dilettantistiche del Paese

MASSIMILIANO ALLEGRI, PRIMO “ALLENATORE DI SALUTE” AL MONDO

ALLEGRI MAESTRO SALUTE 3Roma, 23 maggio 2016 -Gli allenatori come alleati di salute a fianco dei pediatri, degli oncologi, del CONI e del Ministero. Obiettivo: coinvolgerli nel favorire corretti stili di vita fra gli adolescenti. Parte dall’Italia il primo progetto al mondo per rendere i mister “educatori” non solo nelle tecniche di gioco, ma anche nella lotta al fumo, al consumo di alcol, alla corretta alimentazione. E inizia con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che affida il ruolo di ambasciatore di questo progetto a Max Allegri, allenatore campione d’Italia. “Abbiamo il dovere di coinvolgere tutti gli attori che possono determinare scelte consapevoli dei nostri ragazzi perché possano crescere sani -spiega la Lorenzin nel corso di un convegno all’Auditorium del Ministero-. Purtroppo oggi le cifre ci dicono il contrario: il 13% dei teenager fuma regolarmente, più del 10% beve troppi alcolici e il 20% dei 15enni è in sovrappeso, con il 3,7% addirittura obesi. Dobbiamo fare di più: spero che molti coach seguano l’esempio di Max Allegri”. La campagna “Allenatore, Alleato di Salute” è promossa dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”. “Evidenze scientifiche documentano che la prevenzione deve cominciare nell’età evolutiva, nei primi anni di vita e poi proseguire durante l’adolescenza – sottolinea ilprof. Giovanni Corsello, presidente SIP-. Come pediatri siamo impegnati su più fronti, nell’interazione con le famiglie, la scuola e le istituzioni. Dobbiamo promuovere tutti insieme stili di vita che siano indirizzati verso la salute. In questo senso è necessario che bambini e ragazzi abbiano dei punti di riferimento autorevoli: gli allenatori sono tra questi. Lo confermano i dati di un sondaggio on line condotto nei mesi scorsi su poco meno di 25mila under 19 sui siti di SKY SPORT e ‘Il Ritratto della Salute’. Il 36% chiede al proprio coach consigli su benessere e prevenzione. Seguono nella speciale classifica i genitori (32%), l’insegnante (12%), i parenti più stretti (11%). Le domande più ricorrenti sono come smettere di fumare (34%), raccomandazioni per la dieta (35%), informazioni generali sul benessere (20%) e consigli per smaltire chili di troppo (12%)”. “Ma un dato molto interessante – afferma Francesco Cognetti, presidente della Fondazione “Insieme contro il cancro” – è la ragione per cui i ragazzi si rivolgono al mister: nel 66% ‘perché ho fiducia in lui’ e in un altro 32% ‘perché mi imbarazza meno rispetto ad altre persone.In campo oncologico sono ormai centinaia gli studi che confermano lo strettissimo legame fra stili di vita e insorgenza dei tumori. Poter contare su figure come l’allenatore che hanno forte presa sui giovanissimi può permetterci di realizzare un percorso nuovo e più efficace di prevenzione”.
“Dati molto rilevanti –spiega anche il presidente del CONI Giovanni Malagò– che confermano il ruolo fondamentale svolto nei confronti dei ragazzi. Dobbiamo sfruttare questa fiducia e spingere gli allenatori ad occuparsi anche dei corretti stili di vita”. “Siamo pronti a fare la nostra parte – aggiunge Max Allegri -. Dobbiamo prendere coscienza del ruolo che ci viene attribuito dai giovani: dobbiamo rispondere a queste nuove esigenze documentandoci su temi quali il benessere e i corretti stili di vita. Non possiamo e non vogliamo assolutamente sostituirci ai medici ma è nostro dovere aiutare i ragazzi anche in queste aree. Sono orgoglioso ed entusiasta di essere ambasciatore del ministro, del CONI e delle società scientifiche in questo progetto”.
“Il nostro obiettivo -aggiungono Corsello e Cognetti- è che oltre agli schemi di gioco e alle tattiche, l’allenatore possa spiegare al ragazzo che se fuma non è più cosi veloce nel raggiungere la palla, che se consuma alcolici il suo organismo ne risente anche dal punto di vita della performance sportiva, che se segue la dieta mediterranea, il suo corpo è più pronto e reattivo allo scatto. E se il ragazzo lo seguirà, avremo come risultato, fra l’altro, un calo del 40% di tumori in età adulta. Per far questo, dall’estate partirà un vero e proprio tour che porterà pediatri e oncologi ad incontrare gli allenatori delle squadre dilettantistiche del Paese per fare formazione, accompagnati anche da corsi a distanza diffusi via web. Stiamo per preparare materiali(booklet, video, brochure). Forniremo le nozioni base perchè possano a loro volta fornire indicazioni corrette ai ragazzi e quindi alle loro famiglie. Nascerà un forte link fra medici e mister utilizzando anche i social media, con comunità chiuse per lo scambio di quesiti, richieste, approfondimenti”. “In Italia ci sono oltre 61 mila persone che hanno il patentino di allenatori di calcio-sottolinea Malagò- un vero e proprio esercito che va sensibilizzato. E si parte dal calcio, ma sarà importante anche rivolgerci ad altri sport.Come CONI siamo pronti a giocare questa partita”.
Una gara che Max Allegri ha deciso di giocare da tempo: da due anni è testimonial della campagna degli oncologi “Non Fare Autogol”, ha inserito nella sua app rivolta agli allenatori di tutto il mondo per spiegare loro gli schemi di gioco (Mr Allegri Tactics) anche una sezione specifica sui corretti stili di vita, ha ospitato e ospiterà medici nel suo camp estivo di Livorno per tenere lezioni ai ragazzi come crescere in salute. E che trova il plauso anche di Senior Italia FederAnziani. “È un grande progetto – aggiunge il presidente Roberto Messina -. Rappresentando tre milioni di nonni sappiamo bene quanto sia importante il ruolo dell’allenatore per i nostri nipoti e di quanto siano utili i consigli sui corretti stili di vita. Anche per gli stessi anziani perché spesso sono proprio gli adolescenti a cercare di correggere, talvolta riuscendoci, le cattive abitudini adottate da decenni”.“Quello di Allegri è un esempio da seguire -conclude il Ministro Lorenzin -. La correzione di errati stili di vita da adolescenti, ma anche una corretta informazione sulle vaccinazioni, contro la sedentarietà rappresentano una assoluta priorità, la sola via per assicurarci adulti e anziani sani e garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario universalistico”.