SALUTE: SPORT ANCHE PER I BAMBINI ASMATICI, I PEDIATRI IN PRIMA LINEA NELLA CAMPAGNA “HO L’ASMA E FACCIO SPORT”

Il Presidente FIMP Paolo Biasci: “Siamo in prima linea, dal sospetto alla diagnosi,  al trattamento e alla sorveglianza”

ScreenHunter 10514a, 12 febbraio 2020 –  I pediatri di famiglia sono impegnati ogni giorno a riconoscere tempestivamente la malattia, a gestirla, in collaborazione con i centri di riferimento quando è grave, e a rendere tutto questo compatibile con la crescita di un bambino, che vuol dire anche sana attività sportiva. L’adesione alla campagna “Ho l’asma e faccio sport” va proprio in questa direzione. “In età pediatrica l’asma bronchiale è la più comune malattia cronica” ricorda il Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri Paolo Biasci. Arrivano a due/tre per classe i piccoli affetti da quella che è una patologia respiratoria in costante crescita, vuoi per reazioni allergiche a pollini, polveri, acari, muffe, epiteli di animali, vuoi per fattori infettivi, chimici, ambientali o reazioni da sforzo. Fare sport per questi bambini e adolescenti non solo è possibile, ma è necessario al loro benessere psico-fisico. Noi pediatri di famiglia facciamo la nostra parte, ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di intercettare la malattia prima possibile, con strumenti diagnostici essenziali come lo spirometro e le prove allergiche cutanee ( skin prick test)”.

“Mi spingerei a dire che l’attività fisica per un bambino asmatico è un diritto – afferma il Vice-Presidente FIMP Antonio D’Avino – anche se in alcuni casi rischia di essere un obiettivo non raggiunto. Come pediatri di famiglia siamo i primi a dovercene responsabilmente occupare. Ma non tutti disponiamo della stessa tecnologia e di medesimi percorsi: sull’asma in età pediatrica i PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali) sono a macchia di leopardo sul territorio nazionale. Un percorso clinico omogeneo ci aiuterebbe invece nella gestione ottimale dei casi di asma non grave e nell’attivazione di una collaborazione strutturata e condivisa con i livelli superiori, nei casi più severi”. Ma come rendere compatibili asma e sport e quali sono le discipline più indicate per chi soffre di questa malattia? Per Mattia Doria, Segretario Nazionale alle Attività Scientifiche ed Etiche della FIMP, “il paziente asmatico che pratica attività fisica deve compiere un’adeguata preparazione e può aver bisogno di una terapia di fondo e/o di una premedicazione. Tra gli sport più adatti senz’altro il nuoto. Vanno bene comunque tutti quelli in cui l’impegno è graduale nel tempo e crescente nell’intensità, come le arti marziali, il basket e la pallavolo. Ma dobbiamo garantire a tutti i bambini asmatici anche di poter giocare a pallone. Possiamo addirittura affermare che lo sport diventa quasi la “cartina al tornasole” di una buona gestione dell’asma: se l’asma è ben trattata il bambino è in grado di praticare qualsiasi tipo di sport”. “Non dobbiamo privare bambini e ragazzi asmatici di un’opportunità di crescita fisica, psicologica, umana e sociale straordinaria come lo sport – l’appello del Presidente Biasci – considerando le positive ricadute in termini di salute e benessere. E non possiamo non pensare all’attività fisica come prevenzione di numerose patologie, anche tra gli asmatici.

DERMATITE ATOPICA: AL VIA LA CAMPAGNA NAZIONALE “DALLA PARTE DELLA TUA PELLE”

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Brescia, 22/05/2019 – Consulti gratuiti in trenta centri ospedaliero-universitari in tutta Italia, con specialisti dermatologi a disposizione su prenotazione per i pazienti che soffrono di dermatite atopica. E’ il programma della campagna di sensibilizzazione promossa da SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse) che si pone l’obiettivo di consigliare il percorso di cura più adatto alle singole esigenze delle persone colpite da dermatite atopica. In Italia si registra un’alta incidenza di dermatite atopica negli adulti: l’8,1% ne soffre, contro una media del 4,9% di altri paesi europei.

“La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica non contagiosa caratterizzata da un prurito intenso e costante, forte secchezza della cute, comparsa di rossore diffuso e vescicole su diverse aree del corpo, con forte impatto sulla qualità di vita, spesso invalidante – spiega il Presidente Nazionale di SIDeMaST Prof. Piergiacomo Calzavara Pinton -. Fino a pochi anni fa non esistevano terapie sicure e affidabili per il controllo cronico della malattia e talvolta i pazienti, sfiduciati, si convincevano di non avere possibilità di cura e non si facevano più visitare dal dermatologo. Ma oggi la situazione è cambiata: esistono terapie efficaci e altre terapie saranno disponibili a breve”.

La campagna “Dalla Parte della tua Pelle” è promossa da SIDeMaST con il Patrocinio di ADOI (Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica) e di ANDEA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica) e realizzata grazie al contributo incondizionato di Sanofi Genzyme.

Il numero per prenotare è 340 4279447 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 15). Per ulteriori informazioni sulle città e centri ospedalieri coinvolti, orari visite e prenotazioni: www.dallapartedellatuapelle.it

REUMATOLOGIA: A Bologna arriva la campagna “Malattie Reumatologiche? No grazie!”

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Bologna, 28 marzo 2019 – Prosegue in Emilia la campagna nazionale “Malattie Reumatologiche? No grazie!” promossa dalla Società Italiana di Reumatologia (SIR). Il 29 marzo si terrà presso il Centro Italicus (Via G.A.Sacco 16 alle ore 16.00) un incontro informativo. L’obiettivo dell’iniziativa è far comprendere a tutti gli italiani, non più giovanissimi, la gravità di queste patologie.“Sono disturbi gravi, dolorosi, potenzialmente invalidanti che risultano in forte crescita nel nostro Paese – afferma il dott. Gianluigi Bajocchi, Struttura Semplice di Reumatologia, Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e Consigliere SIR -. In totale colpiscono oltre cinque milioni di italiani. Anche se non vanno considerate come patologie solo ed esclusivamente della terza età, gli anziani risultano particolarmente esposti. Infatti nel nostro Paese il 32% degli over 65 utilizza farmaci antinfiammatori ed antireumatici per la cura, tra gli altri disturbi, di artriti e artrosi. Il 25% invece assume regolarmente vitamina D per contrastare l’osteoporosi”.Per creare una nuova cultura della prevenzione, durante l’incontro verrà distribuito un opuscolo, insieme ad altro materiale informativo, con una grafica attenta e di facile lettura. Durante la lezione della SIR sarà ribadita l’importanza di seguire, anche durante la terza età, stili di vita sani. La campagna prevede 25 incontri su tutto il territorio nazionale e terminerà ad aprile.

Scarica l’opuscolo qui

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Grande successo per la tappa umbra della campagna dei reumatologi della SIR

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Perugia, 5 marzo 2019 – Anche Perugia è stata coinvolta nella campagna nazionale “Malattie Reumatologiche? No grazie!” promossa dalla Società Italiana di Reumatologia (SIR). Ieri presso il Centro Sociale Anziani Primo Maggio (Via Cestellini, 24 ore 17.00) di Ponte San Giovanni (PG) si è tenuto un incontro informativo. L’obiettivo dell’iniziativa è far comprendere a tutti gli italiani, non più giovanissimi, la gravità di queste patologie. L’evento ha riscosso un grande successo.

“Sono disturbi gravi, dolorosi, potenzialmente invalidanti che risultano in forte crescita nel nostro Paese – ha affermato il prof. Roberto Gerli, Professore ordinario di Reumatologia dell’Università di Perugia e Presidente Eletto SIR -. In totale colpiscono oltre cinque milioni di italiani. Anche se non vanno considerate come patologie solo ed esclusivamente della terza età, gli anziani risultano particolarmente esposti. Infatti nel nostro Paese il 32% degli over 65 utilizza farmaci antinfiammatori ed antireumatici per la cura, tra gli altri disturbi, di artriti e artrosi. Il 25% invece assume regolarmente vitamina D per contrastare l’osteoporosi”.

Per creare una nuova cultura della prevenzione, all’incontro sono stati presenti la Prof.ssa Elena Bartoloni e la Dr.ssa Monica Cesarotti, afferenti alla Struttura Complessa Interaziendale di Reumatologia di Perugia. Le due specialiste hanno tenuto una conferenza informale e hanno risposto alle domande dei partecipanti. Durante l’incontro, inoltre, è stato distribuito un opuscolo, insieme ad altro materiale informativo, con una grafica attenta e di facile lettura. La campagna prevede 25 incontri su tutto il territorio nazionale e terminerà ad aprile.

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Tumore al polmone stadio III: Al via la campagna “Semplicemente Io”

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Una campagna per affiancare e sostenere medici e pazienti lungo il percorso di diagnosi, gestione e trattamento del tumore del polmone in stadio III non resecabile. Una neoplasia complessa che colpisce ogni anno 11.700 italiani. Prevede la realizzazione e la distribuzione di materiale informativo e la creazione di una nuova app digitale per gli specialisti. In dieci centri della Penisola saranno attivati gratuitamente alcuni servizi per i pazienti, come visite settimanali con un fisioterapista respiratorio durante il trattamento con chemio-radioterapia e un supporto telefonico da parte di personale infermieristico specializzato, per fornire informazioni utili a prevenire potenziali eventi avversi che possono insorgere in corso di terapia. Per la prima volta in Italia, verrà garantita la possibilità di usufruire di un servizio speciale di trasporto dal centro di oncologia a quello di radioterapia (se non è presente nella stessa struttura). E in più saranno forniti 3.500 coupon con cui il caregiver o il paziente stesso potranno ordinare pasti consegnati poi a domicilio in sei città (Bologna, Milano, Roma, Firenze, Torino e Cagliari). Il tutto sostenuto da una forte attività sui social, video, spot e un portale web. E’ il progetto nazionale Semplicemente IO promosso da AstraZeneca, con il patrocinio dell’associazione WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe)

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Intervista : Silvia Novello, Presidente Walce Onlus
https://www.youtube.com/watch?v=ScDRVTno9f0

 

Sbarca in Europa la campagna ‘Allenatore Alleato di Salute’

Presentata oggi al Parlamento Europeo di Bruxelles dal Presidente Antonio Tajani

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Bruxelles, 11 luglio 2018 – Il 29% degli adolescenti e giovani europei fuma regolarmente. Uno su quattro è sedentario e non pratica mai attività fisica o uno sport. E solo il 14% consuma regolarmente tutti i giorni le cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate dagli esperti. In Paesi come Italia e Spagna, il 34% degli 11enni è in sovrappeso e tra i giovani d’età compresa tra i 15 e i 24 anni il tasso di obesità è addirittura del 5%. Comportamenti preoccupanti che, come ormai ha dimostrato la scienza, sono responsabili dell’insorgenza del 40% di tutti i casi tumori da adulti e di numerose altre gravi malattie. Per combattere questi scorretti stili di vita, sbarca anche in Europa la campagna “Allenatore, Alleato di Salute”, promossa dalla Fondazione “Insieme contro il Cancro”. Partita in Italia nel 2016 l’iniziativa è stata presentata oggi al Parlamento Europeo di Bruxelles dal Presidente Antonio Tajani, dall’ambasciatore ufficiale della campagna, il mister Massimiliano Allegri, dal presidente della Fondazione Francesco Cognetti e dal direttore della comunicazione Mauro Boldrini. “Si tratta del primo progetto al mondo che intende sensibilizzare e valorizzare il ruolo di un a figura molto ascoltata dagli adolescenti: l’allenatore sportivo – ha sottolineato il Presidente Tajani – e si pone l’obiettivo di sensibilizzare i giovanissimi sulla necessità di crescere in salute, lontano dal fumo, dalla sedentarietà dall’eccessivo consumo di alcol, dall’abbandono della dieta mediterranea. Da tempo, il Parlamento europeo è impegnato su questi fronti, favorendo i corretti stili di vita a tutte le età: ho molto apprezzato questa campagna perché rappresenta un modello vincente ed è doveroso che il Parlamento europeo dia il suo appoggio all’iniziativa”. Un sondaggio, svolto su oltre 25mila adolescenti italiani, ha evidenziato come il 36% dei teenager chieda regolarmente al proprio coach consigli sul benessere e salute. Il mister viene interpellato più frequentemente dei genitori (32%) o dell’insegnante (12%). Da qui l’esigenza di alfabetizzare i “mister” affinché possano rispondere correttamente ai quesiti dei loro atleti. “Con Allenatore Alleato di Salute vogliamo favorire in tutta Europa una nuova cultura della prevenzione oncologica primaria che deve iniziare da giovanissimi – ha affermato il prof. Francesco Cognetti, Presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro -. Chiediamo quindi alle Istituzioni nazionali e comunitarie di sostenerci in questo progetto rivolto alla salvaguardia della salute di tutti. Il cancro colpisce ogni anno oltre 2,6 milioni di cittadini dell’Unione Europea. Negli ultimi anni, la mortalità per cancro si è ridotta di più del 30% grazie ai nuovi progressi della diagnostica molecolare, della medicina personalizzata ed al prepotente avvento della nuova immunoterapia. E’ prevedibile, quindi, che nei prossimi anni si registri un costante e significativo aumento delle persone che hanno affrontato un tumore che, solo in Italia, ammontano quest’anno a circa 3 milioni e mezzo. Il carico di malattia sta diventando quindi importante e diventa difficile garantire la sostenibilità sia per i governi che per i cittadini. Uno studio recentissimo, ha dimostrato che numerosi pazienti sono affetti da cosiddetta ‘tossicità finanziaria’ dovuta ai costi diretti ed indiretti della malattia, col rischio di andare in bancarotta e aumentare il loro rischio di morte. Proprio in Europa, indagini che hanno coinvolto circa 4.000 pazienti hanno dimostrato una relazione tra difficoltà finanziaria e risultati clinici. Non vanno, infine, sottovalutati gli aspetti relativi al difficile accesso ai farmaci innovativi in diversi Paesi europei e i problemi legati alla protezione sociale, lavorativa e di riabilitazione dei pazienti sopravvissuti al cancro. Anche per questo dobbiamo insistere sulla prevenzione primaria: ‘Allenatore Alleato di Salute’ è una campagna estremamente innovativa perché è in grado di sfruttare il rapporto di fiducia tra il coach e i suoi giovani atleti. Partito in Italia può diventare un esempio virtuoso per gli altri Stati membri dell’UE e ci auguriamo che oltre al Presidente del Parlamento europeo, anche i governi e le Istituzioni del calcio (UEFA e FIFA) lo facciano proprio”. Il Presidente Tajani ha conferito a Massimiliano Allegri il ruolo di ambasciatore del progetto. Il mister della Juventus, dal 2016 è il testimonial prima in Italia e adesso in tutta Europa. “E’ un piacere e un onore per me trovarmi nella sede della più importante e prestigiosa Istituzione europea per presentare una campagna a cui tengo particolarmente – ha sottolineato il tecnico livornese -. Da uomo di sport e da genitore, sono pienamente consapevole di come gli adolescenti siano alla costante ricerca di nuovi punti di riferimento. Un allenatore lavora a stretto contatto con i giovani e viene visto come una persona adulta e autorevole che sa infondere fiducia e con la quale è possibile confidarsi. Possiamo quindi intervenire insistendo perché i giovani seguano corretti stili di vita, in primo luogo lottando contro il fumo, l’eccessivo consumo di alcol e l’abbandono della dieta mediterranea. Bisogna aggiornare le nostre conoscenze e soprattutto prendere coscienza del ruolo importante e delicato che ci viene attribuito”.
Allenatore Alleato di Salute è un’iniziativa che gode del sostegno del Ministero della Salute, del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), della Federazione Italiana Gioco calcio (FIGC), dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC) e della Federazione italiana Pallacanestro (FIP). “Il progetto, partito in Italia nel 2016, ha già realizzato numerose attività – ha spiegatoMauro Boldrini, direttore della comunicazione di Insieme contro il cancro -. In primo luogo, abbiamo prodotto quattro opuscoli contro il fumo, l’eccessivo consumo alcol, la sedentarietà e uno per la valorizzazione della dieta mediterranea, già distribuito a decine di migliaia di ragazzi. E’ stato quindi avviato un corso di formazione che, grazie alla preziosa collaborazione con l’AIAC (Associazione italiana allenatori di Calcio) ci ha permesso di raggiungere gli allenatori delle squadre giovanili. Abbiamo inoltre anche prodotto dei video sui corretti stili di vita con protagonisti Max Allegri e sua figlia Valentina diffusi sui social. E’ disponibile on line il sito www.allenatoredisalute.eu e sta per partire anche una app con il Campionato della Salute per coinvolgere coach e giovani atleti”. Lo sport è un naturale alleato della nostra salute e interessa direttamente o indirettamente davvero un gran numero di persone. Si calcola che solo in Europa siano oltre 62 milioni gli uomini e le donne che giocano a calcio a livello agonistico. Per questo abbiamo deciso di puntare per questa campagna sugli allenatori dello sport più seguito e amato nel mondo”. “Non vogliamo assolutamente sostituirci ai medici ma è nostro dovere dare un piccolo aiuto – ha aggiuntoMassimiliano Allegri -. La lotta al cancro deve coinvolgere tutti e la necessità della prevenzione come vera arma vincente deve diventare un imperativo categorico per ognuno di noi”. “Proprio per questo – ha concluso Tajani – invito altre personalità dello sport ad unirsi a Massimiliano Allegri, seguendo il suo esempio a favore della salute dei nostri giovani. E con lui tutti – Istituzioni, medici, testimonial, cittadini – dobbiamo fare di più, perché questa battaglia si può e si deve vincere”.

 

Fumo: una donna su quattro prosegue con il vizio dopo la gravidanza

Al via la campagna per mamme e bebe’ “speriamo che sia… l’ultima”

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Torino, 9 novembre 2017 – L’iniziativa è promossa da WALCE Onlus e prevede un servizio di counseling in ospedali di 4 diverse città. Verrà regalato l’orsetto “Ector the Protector Bear” che tossisce se esposto alle sigarette. In Italia il 26% delle fumatrici, che hanno avuto un figlio, continua con questo vizio anche dopo il parto. Ciò avviene nonostante sia dimostrato scientificamente che fumare, durante questa delicata fase della vita femminile, provoca diversi danni alla salute. I più frequenti sono aborto spontaneo, parto prematuro, aumento della mortalità perinatale e infantile, basso peso alla nascita e ritardi nella crescita cognitiva. Per questo parte la campagna antifumo “Speriamo che sia… l’ultima”, la prima interamente rivolta alle donne in gravidanza e alle neo-mamme. È promossa da WALCE Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe) l’associazione europea dedita ai pazienti affetti da tumori toracici, gode del patrocinio della Fondazione Onlus Medicina a Misura di Donna e della Fondazione Insieme contro il Cancro e viene presentata oggi a Torino che è una delle quattro città coinvolte nell’iniziativa. Le altre sono Napoli, Padova e Bari dove è attivato un servizio di counseling relativo al tema della cessazione del fumo e, più in generale, a favore dei corretti stili di vita. Le attività sono promosse dai centri ginecologici e ostetrici in collaborazione con le divisioni di oncologia e con personale medico pneumologico. Alle partecipanti viene anche regalato un utile strumento dedicato al nascituro: l’orsetto di peluche “Ector the Protector Bear” che tossisce se esposto al fumo di sigaretta o di altri prodotti a base di tabacco. Il giocattolo è disponibile grazie al contributo non condizionato di Roche. “Durante i primissimi anni di vita – afferma la prof.ssa Silvia Novello Presidente di WALCE e docente nel Dipartimento di Oncologia Polmonare all’Università di Torino – il fumo passivo può portare a morte improvvisa del lattante in culla, infezione delle vie respiratorie, asma bronchiale, sintomi respiratori cronici e otite acuta. E inoltre aumenta il rischio di diverse malattie oncologiche. Nel nostro Paese negli ultimi anni sono state introdotte norme sempre più restrittive. Tuttavia il 24% dei tabagisti ammette ancora di fumare in presenza di bambini e sette su dieci lo fanno regolarmente in luoghi chiusi. Con la campagna di WALCE vogliamo contrastare questa pericolosa tendenza e convincere un sempre maggiore numero di madri a interrompere il vizio”. Secondo gli ultimi dati in Italia i fumatori sono 11,7 milioni e rappresentano il 22% della popolazione. “Stiamo assistendo alla fine delle differenze di genere – aggiunge la prof.ssa Chiara Benedetto Direttore della Struttura Complessa Ginecologia e Ostetricia del Presidio Ospedaliero Sant’Anna -. Cala infatti il numero di uomini tabagisti che in un anno sono passati da 6,9 a 6 milioni. Però crescono le fumatrici che da 4,6 milioni del 2016 salgono a 5,7 milioni. Questo cambiamento si riflette anche nel tumore del polmone. Per questa neoplasia i nuovi casi tra le donne sono in aumento del 3% ogni anno. “Speriamo che sia… l’ultima” è quindi un progetto che vuole cercare di tutelare non solo la salute dei neonati ma anche quella delle mamme. L’inizio della maternità è un momento perfetto per cambiare radicalmente il proprio stile di vita”.

 

 

A Torino in arrivo il tour dei oncologi e pneumologi

Nel capoluogo piemontese la terza edizione della campagna di WALCE Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe)

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Torino, 20 ottobre 2017 – Torino accoglie il tour degli oncologi e pneumologi italiani “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”. L’iniziativa è promossa da WALCE Onlus, l’associazione europea dedita ai pazienti affetti da tumori toracici. La campagna ha l’obiettivo di combattere il tabagismo e sensibilizzare tutta la popolazione sui rischi per la salute derivati da questo pericoloso vizio. Prenderà il via sabato 21 e domenica 22 ottobre a Torino in Via Bruno Buozzi (angolo via Roma). Dalle 10 alle 19 sarà posizionato un tunnel a forma di sigaretta gigante, lungo 14 metri e alto 3, all’interno del quale è previsto un percorso di conoscenza a tappe sui pericoli del fumo. Sarà inoltre possibile parlare con un medico specialista in malattie dell’apparato respiratorio e ricevere opuscoli e altro materiale informativo. L’iniziativa è realizzata con il contributo della Fondazione CRT. “Dire addio alle sigarette non è una missione impossibile – afferma la prof.ssa Silvia Novello Presidente di WALCE e docente nel Dipartimento di Oncologia Polmonare all’Università di Torino -. Per iniziare bisogna prendere coscienza della loro grandissima pericolosità. Ogni anno il cancro del polmone provoca in Italia oltre 33.300 decessi. Il consumo di “bionde” è il principale fattore di rischio e a questo vizio sono attribuibili fino al 90% di tutti i casi di malattia. Nonostante le leggi, sempre più restrittive, nel nostro Paese ancora un italiano su cinque fuma regolarmente”.

CANCRO DELLA VESCICA, AL VIA IL TOUR DI “NON AVERE TIMORE”

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Roma, 1 Giugno 2017  – Arriva nelle piazze il progetto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) “Non avere TUTimore, campagna di sensibilizzazione sul Tumore Uroteliale”. Oggi a Roma (in Piazza San Cosimato dalle 10 alle 18) si terrà la prima tappa di questa iniziativa volta a promuovere l’informazione e la prevenzione del cancro della vescica. E’ allestito uno stand dove viene distribuito del materiale informativo. In più, sempre in piazza, si esibiranno otto ballerini professionisti (della scuola IALS di Roma) con delle performance che racchiudono una serie di messaggi volti a favorire l’importanza della cura del proprio corpo e salute. Durante l’esibizione saranno inoltre coinvolti i passanti, verranno scattate delle fotografie successivamente pubblicate sui social media. “Non avere TUTimore” Il tour proseguirà a Torino (Piazza Solferino 2 giugno), Bari (Piazza Mercantile 4 giugno) e Firenze (Piazza Massimo d’Azeglio 28 giugno). “Il tumore della vescica è una malattia di cui si parla ancora poco anche se ogni anno colpisce oltre 26mila italiani – afferma il prof. Carmine Pinto, Presidente Nazionale AIOM -. La nostra campagna ha il preciso obiettivo di aumentare il livello di consapevolezza tra tutta la popolazione. Abbiamo voluto utilizzare uno strumento nuovo, come un corpo di ballo, per incentivare gli stili di vita corretti. Anche questa neoplasia risente di alcuni comportamenti pericolosi, primo fra tutti il fumo. La metà di tutti i tumori al tratto urinario sono, infatti, provocati da questo pericoloso vizio del fumo”. Non avere TUTimore è una campagna che vede anche il coinvolgimento dei medici di famiglia italiani con la distribuzione negli ambulatori di opuscoli per i cittadini. “Il cancro della vescica non presenta sintomi specifici che possano permettere una diagnosi precoce – aggiunge Pinto -. L’unico segnale che può e che deve destare sospetti è la presenza di sangue nelle urine. È quindi fondamentale, in caso di positività, recarsi immediatamente dal medico per svolgere esami più approfonditi. Sul modello vincente già intrapreso in Canada e Regno Unito abbiamo voluto anche nel nostro Paese avviare un’iniziativa nazionale di educazione sanitaria e insegnare alla popolazione quali siano i campanelli d’allarme da non sottovalutare”.

AL VIA LA CAMPAGNA DEI PEDIATRI E NUTRIZIONISTI DAMMI IL 5

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Roma, 7 marzo 2017 – Una serie di cartoni animati in cinque puntate, una guida per gli insegnanti, un libro di avventure per bambini, incontri formativi con le maestre nei 15 Comuni che hanno aderito al progetto patrocinandolo, un evento finale nei teatri, dedicato ai piccoli e ai loro genitori, e uno speciale concorso tra scuole. I protagonisti di tutte queste iniziative educazionali sono cinque super-eroi. Cric, Memo, Scudo, Alma e Luce rappresentano i colori della salute legati alla frutta e alla verdura: bianco, blu/viola, giallo/arancione, rosso e verde. Saranno loro ad aiutare i pediatri e i nutrizionisti ad insegnare ai bambini italiani l’importanza di una corretta alimentazione quotidiana. Sono questi gli obiettivi della campagna Dammi il 5, ideata e realizzata da Mati Group con il contributo scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, la collaborazione della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) e il patrocinio della Società Italiana di Pediatria (SIP). Le varie iniziative del progetto sono al centro di una conferenza stampa presso l’Auditorium S. Paolo dell’Ospedale Bambino Gesù. Sono presentati: il libro illustrato d’avventure Dammi il 5 in Missione Speciale, la guida “Impara giocando le regole della sana alimentazione”, contenente concetti scientifici veicolati a misura di bambino, giochi interattivi, ricette in tema, altri spunti divertenti e originali, la serie animata e sigla live/animation, scritta da Maria Teresa Carpino e composta da Paolo Vivaldi, nella quale i personaggi saranno rappresentati dagli Alpha Kids, giovani ballerini di hip hop, che magicamente si trasformeranno nei fantastici eroi animati.